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carabinieri auto 500Tornava dalla Spagna
di Francesco Ferrigno
Era sfuggito al blitz anticamorra contro il clan Lo Russo, i cosiddetti “capitoni” di Napoli, ma Cristofaro Sibillo di 27 anni è stato arrestato poche ore di ritorno dalla Spagna. Il giovane è stato individuato dai carabinieri che lo hanno catturato una volta sbarcato da un traghetto.
Il 20 novembre scorso carabinieri della compagnia di Napoli Vomero e squadra mobile partenopea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) del capoluogo campano nei confronti di 43 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini della cessione di sostanza stupefacente, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, ricettazione, con l’aggravante del metodo mafioso.
Stando alle indagini i Lo Russo, che controllano l’area di Miano, quartiere della periferia nord di Napoli, erano pronti a difendere il “proprio” territorio con armi da guerra e per punire chi si metteva contro di loro, importavano droga dal Sudamerica tramite narcotrafficanti che alla stessa cosca che rifornivano dovevano pagare 10mila euro al mese per poter vendere la droga anche ad altre organizzazioni criminali.
L’inchiesta aveva portato all’identificazione degli spacciatori al dettaglio di cocaina, eroina, marijuana e hashish nei quartieri di Miano, Piscinola, Marianella e Chiaiano e nel rione Don Guanella e documentato alcune centinaia di episodi di spaccio. Era stato sequestrato l’arsenale del clan, con il rinvenimento nella disponibilità degli affiliati di un fucile mitragliatore kalashnikov, 5 fucili e 6 pistole, 3 giubbotti antiproiettile e centinaia di munizioni.
Sibillo era già stato localizzato in Spagna, ed è stato bloccato a Civitavecchia dai militari che lo hanno catturato al porto, appena sbarcato da un traghetto proveniente da Barcellona. Ai carabinieri ha mostrato un documento d’identità falso. L’arrestato è stato subito dopo tradotto nella casa circondariale di Civitavecchia.

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