Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

capaci-webdi AMDuemila - 13 settembre 2013
Conferma dell’ergastolo per Cosimo D’Amato, il pescatore di Santa Flavia (Palermo) responsabile di aver fornito l’esplosivo utilizzato per le stragi del ’93 a Firenze, Roma e Milano. È quanto stabilito dalla Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato da D’Amato, nei confronti del quale il gup di Firenze aveva emesso la condanna lo scorso 23 maggio. Nella sentenza depositata ieri dalla Sesta sezione penale, in relazione all’udienza svoltasi il 27 giugno, i giudici dopo un attento esame degli elementi di prova raccolti, hanno stabilito la sicura conoscenza di D’Amato dell’uso che avrebbe avuto il tritolo, recuperato nei fondali marini siciliani con il suo peschereccio ed estratto da ordigni bellici risalenti alla Seconda guerra mondiale.

D’Amato, arrestato nel 2012, è inoltre responsabile secondo la Procura di Caltanissetta di aver procurato l’esplosivo anche per la strage di Capaci del 23 maggio 1992, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. A fare il suo nome il superpentito Gaspare Spatuzza, che ha descritto ai pubblici ministeri gli eventi di oltre vent’anni fa che ruotarono attorno al recupero del tritolo, successivamente inserito sotto l’autostrada di Capaci. Grazie alle sue dichiarazioni, avallate da quelle di un altro collaboratore di giustizia, Fabio Tranchina, lo scorso 16 aprile la Dia nissena aveva arrestato il pescatore palermitano insieme a sette esponenti della famiglia mafiosa di Brancaccio. Spatuzza raccontò ai pubblici ministeri di essersi recato, insieme ad alcuni di loro, a Porticello di Palermo, dove salirono su un peschereccio e recuperarono residuati bellici, in seguito trasferiti in un magazzino a Brancaccio, contenenti il tritolo.

ARTICOLI CORRELATI

Capaci, 21 anni dopo ancora misteri e mandanti senza volto

Strage di Capaci, otto nuovi arresti

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos