Manfredi è stato raggiunto dalla notizia della morte della madre a Bologna dove si era recato per un problema personale. "Senza la mamma, mio padre non sarebbe stato l'uomo che è stato".
dI Romina Marceca - 6 maggio 2013
Le aveva detto: "Mamma voglio stare con te", ma lei aveva deciso che doveva partire e non perdere più tempo. Agnese Borsellino aveva espresso un desiderio e il suo unico figlio maschio lo ha esaudito anche se controvoglia: "Stai tranquillo, ti aspetto", gli aveva detto.
E così tre giorni fa Manfredi ha preso l'aereo per risolvere un problema personale fuori città. Sarebbe tornato oggi pomeriggio, ma non ce l'ha fatta a dare l'ultimo saluto a mamma Agnese morta alle 8,30. Adesso è sull'aereo che lo sta riportando a Palermo, prenotato d'urgenza appena appresa la notizia.
"Sono stato con lei per dieci giorni, perché avevo preso un periodo di malattia dal lavoro - racconta Manfredi, vice questore aggiunto della polizia, a capo del commissariato di Cefalù - e mamma è stata lucida fino alla mia partenza. Ho dei ricordi vivi di mamma, belli e indimenticabili. Voglio ricordarla così, pensando al tempo trascorso insieme fino alla mia partenza. La sua forza e la sua tenacia sono stati un esempio per tutti noi". Manfredi piange, non ha avuto il coraggio di aprire il computer per leggere tutti gli articoli che da stamattina parlano della morte di sua mamma.
Le parole gli si strozzano in gola quando pensa a suo padre e a sua madre insieme. "Una bella coppia - dice - ma è importante che tutti sappiano che papà non sarebbe stato quello che è stato, il giudice che tutti ricordiamo, se accanto non avesse avuto quella donna straordinaria che è stata la mamma".
Tratto da: palermo.repubblica.it
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