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"Fatico per vivere e pagare le bollette. Per questo faccio un nuovo sorteggio"

"Adotta una vittima di mafia partecipando ad un sorteggio". Inizia così il testo della mail con cui Bennardo Mario Raimondi, artigiano e ceramista palermitano che dopo quasi cinquant’anni di lavoro si trova a vivere con grandissime difficoltà dopo aver denunciato la mafia. 
"Mi sento abbandonato dalle istituzioni e per vivere mi trovo solo ad avere gli aiuti degli amici e delle persone che fanno delle donazioni. Ho perso tutto e tutti. In mancanza di lavoro organizzo quasi ogni mese un sorteggio per riuscire a vendere qualcosa e a pagare almeno l'affitto della casa. E' un modo dignitoso di chiedere un aiuto anche piccolo. E anche questa volta sono costretto a fare così. Sono stanco di questa situazione non posso più continuare così pur aspettando notizie dal Comune". Quindi conclude: "Ricordo inoltre che sono invalido e vivo soltanto con la mia misera pensione di invalidità 340 euro al mese e a causa dei problemi del banco alimentare da diversi mesi nemmeno ricevo la spesa".
Il nuovo sorteggio sarà abbinato all' estrazione del lotto del 20 aprile con la ruota di Palermo. L'offerta richiesta per il numero è di 5 euro e al primo numero estratto sulla ruota di Palermo donerà come premio una statuetta a scelta di 25 cm di altezza fatta a mano. Al secondo numero estratto sulla ruota di Palermo andrà come premio un orologio in terracotta con dei frutti di circa cm 30. 
Nel 2006 denunciò e fece arrestare i suoi aguzzini, oggi nuovamente in libertà. Ha avuto un piccolo rimborso dallo Stato ma non abbastanza da far ripartire la sua attività, così oggi ha perso tutto: il suo laboratorio di 200mq che contava circa 40 dipendenti e la casa. Continua a fare ciò che faceva prima ma da solo e vivendo di donazioni tramite qualche fiera o tramite elemosina. Le sue condizioni di salute sono precarie. Ha avuto tre infarti e quattro bypass. Da tempo ormai non riesce a pagare affitto, bollette e nemmeno i farmaci che gli servono per curarsi. Non si pente di aver denunciato, perché è quello che dovrebbero fare tutti.

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