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lettera-agnese-borsellino giordanodi Pippo Giordano - 22 febbraio 2014
Noi, Gabriella Tassone, Paco Col e Pippo Giordano, amministratori del Gruppo su Facebook, "Riina? No grazie preferisco Nino Di Matteo", nato per essere vicino a tutti i magistrati delle Procure di Palermo, Caltanissetta e Trapani, minacciati di morte da Cosa nostra, vogliamo condividere un pensiero della signora Agnese Borsellino. Tutti sanno che dignità e silenzio, scandirono gli anni di vita senza il suo amato marito Paolo, portatole via nell'eccidio di via D'Amelio. La dignità, l'amore e l'attaccamento alle Istituzioni dimostrato dalla signora Agnese, ahimè non trova pari in altri, che oggi, così come ieri, si pavoneggiano d'essere paladini della Giustizia e custodi della Costituzione.

L'esempio della signora Agnese Borsellino dovrebbe far riflettere tanti che pur indossando la Toga dimenticano che il "nemico" è la mafia e non i pubblici ministeri che stanno portando avanti il processo trattativa Stato-mafia. Noi potremmo capire un Pino Arlacchi e tanti "altri", che a vario titolo hanno interesse a fomentare diatribe e dubbi, con l'intento di "stoppare" il processo de quo. Ma, vivaddio quando intromissioni opinabili giungono dall'interno del Corpo giudiziario, ovvero da magistrati che occupano posti di rilievo, allora c'è davvero da riflettere. In ogni caso, ora Gabriella, Paco e Pippo (quest'ultimi già appartenenti alla Squadra mobile di Palermo) evidenziano le parole della signora Agnese, che furono dettate quindici giorni prima della sua morte a Nico Gozzo - magistrato della Procura di Caltanissetta - che ha autorizzato il Gruppo a pubblicare copia del documento, redatto a mo di testamento. Ecco il testo: "Apprendo nuovamente dalla stampa che Magistrati di Caltanissetta, seriamente impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata e che stanno facendo luce sulle stragi del 92 sono esposti al rischio di nuovi attentati di matrice terroristico-mafiosa. Chiedo che lo Stato si assuma le sue responsabilità e fornisca tutte le risorse necessarie per garantire la sicurezza dei suoi uomini. Invito la società civile a fare quadrato attorno a questi Magistrati che si impegnano per noi e per una società più pulita e più giusta."Agnese Borsellino.

L'invito della società civile di far quadrato è stato accolto, tant'è che Federico Ferme e tanti altri hanno spontaneamente istituito la "Scorta civica nazionale anti-mafia" con propaggini sul territorio nazionale. E' lo Stato? Come sempre sta a guardare! No! Anzi, scusate a trattare. Forse!

ANTIMAFIADuemila
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