Finalmente possiamo svelare i temi e mostrarvi i trailer delle quattro inchieste finaliste della nona edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo.
Tutti i team hanno ricevuto il supporto dei tutor giornalistici, del tutor legale avvocato Giulio Vasaturo, tutor audio video Francesco Cavalli, tutor musicale Pietro Ferri, tutor digitale Stefano Lamorgese.
INCHIESTA SPERIMENTALE
BUCO NERO di Gabriele Cruciata e Arianna Poletti – tutor Lorenzo Di Pietro
Buco Nero è il podcast d’inchiesta realizzato da Gabriele Cruciata e Arianna Poletti, finalisti della nona edizione del Premio Morrione nella categoria sperimentale. Si è occupata del covo digitale dei suprematisti bianchi italiani. Tutor Lorenzo Di Pietro.
In Europa e in Italia il suprematismo bianco è un fenomeno sempre più diffuso, che in alcuni casi ha portato ad attentati con decine di vittime.
La digitalizzazione della società ha inoltre cambiato l’adesione all’estrema destra, rendendola sempre più difficile da contrastare. Gli autori si sono infiltrati nel covo digitale dei suprematisti italiani per mostrare come si radicalizzano online.
Questo podcast d’inchiesta è il racconto dei loro otto mesi passati sotto copertura insieme a estremisti pronti a passare all’azione.
INCHIESTE VIDEO
AMBASCIATOR PORTA PENA
di Pietro Adami e Cristiana Mastronicola
tutor Luca Rosini
Ambasciator Porta Pena è la video inchiesta di Pietro Adami e Cristiana Mastronicola, finalista della nona edizione del Premio Morrione. Gli autori hanno investigato il mercato illegale dei visti dal Bangladesh all’Italia. Tutor Luca Rosini.
Sono quasi 200mila i bengalesi in Italia. Arrivare da Dacca a Roma è difficile, ma lo è meno se si sborsano migliaia di euro. I visti per lasciare il Paese costano fino a 10mila euro, destinati a funzionari corrotti di alcune ambasciate in combutta con agenzie di trafficanti: lasciapassare per alcuni Paesi dell’Europa, dall’Ungheria all’Italia.
L’inchiesta vuole mettere in luce le speculazioni che avvengono sulla pelle dei migranti.
LADRI DI DATI
di Federico Marconi e Giorgio Saracino
tutor Giorgio Mottola
Ladri di dati è la video inchiesta di Federico Marconi e Giorgio Saracino, finalisti della nona edizione del Premio Morrione. Si è occupata dei cyber-attacchi al mondo farmaceutico e sanitario da parte di hacker pagati anche dagli Stati. Tutor Giorgio Mottola.
Una mail con un indirizzo conosciuto. Un allegato come tanti. Un clic senza pensare. Una delle azioni più ripetute ogni giorno può portare a furti di documenti segreti, ricerche riservate, brevetti milionari. Intrusioni informatiche che condizionano le relazioni tra Stati, ma anche le vite di cittadini, imprese, università, ospedali e centri di ricerca.
Ladri di dati racconta il mondo degli hacker di Stato e dei cyber attacchi, uno tra i problemi principali per la sicurezza nazionale, italiana e non. E di come la Cina abbia utilizzato le intrusioni informatiche per sviluppare la sua economia.
UN’ALTRA ROTTA
di Martina Ferlisi, Sarika Strobbe, Amarilli Varesio
tutor Dina Lauricella
Un’altra rotta è la video inchiesta di Martina Ferlisi, Sarika Strobbe, Amarilli Varesio, finaliste del Premio Morrione 2020. Investiga l’esportazione dall’Italia ai Paesi dell’Africa dell’Ovest di beni elettronici usati. Tutor Dina Lauricella.
L’inchiesta fa luce su un fenomeno poco conosciuto: l’esportazione dall’Italia all’Africa dell’Ovest di apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui vogliamo disfarci.
Sono gli immigrati che vivono nelle nostre città a rispondere in maniera del tutto informale a una crescente domanda africana di beni elettronici provenienti dall’Europa.
In Italia produciamo 1.063.000 RAEE, la tipologia di rifiuti domestici in più rapida crescita al mondo. Possono i nostri rifiuti avere una seconda vita? Qual è però il prezzo da pagare?
Tratto da: liberainformazione.org
Premio Roberto Morrione, i trailer delle inchieste finaliste
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