Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

scarpinato-servizio-pubblico-rot-stancaVideo
da
tv.ilfatto quotidiano.it - 6 marzo 2015
“La mafia sta cambiando perché è cambiato il quadro politico ed economico entro cui si muoveva prima”. Sono le parole di Roberto Scarpinato intervenuto alla trasmissione “Servizio Pubblico”, che spiega: “Prima il Sud viveva di spesa pubblica, poi depredata da colletti bianchi della politica e da mafiosi; oggi la spesa pubblica è stata ridotta e con effetto a cascata anche sulla mafia popolare. C’è un problema di mantenimento della famiglie dei mafiosi. Anche le estorsioni devono fare i conti con il fatto che centinaia di commercianti sono falliti”. Il magistrato poi osserva: “Al Nord non c’è reattività sociale nei confronti della mafia, perché la mafia si è trasformata in un’agenzia che offre beni e servizi”. E definisce “legittimazione culturale scandalosa” il fatto che nel calcolo del Pil siano inclusi droga e prostituzione. Poi sottolinea: “Siamo disarmati nei confronti della corruzione. Le pistole sono caricate a salve, i processi sono destinati a prescriversi. Nella prima Repubblica ci potevamo permettere la corruzione, ora no. L’emergenza nazionale oggi è la corruzione che sta creando una grave crisi economica”.

IL VIDEO: Clicca qui!


Scarpinato su responsabilità civile magistrati: “Così la criminalità si può liberare di giudici scomodi”
“La legge sulla responsabilità civile dei magistrati offre alla criminalità organizzata degli spazi per potersi liberare dei giudici scomodi”. Sono le parole di Roberto Scarpinato, che aggiunge: “Se un imprenditore denuncia un mafioso, noi lo premiamo. Invece, le leggi sulla corruzione oggi fanno sì che, se un cittadino denuncia quello a cui ha pagato la tangente, rischia tre anni di galera. L’Antimafia istituzionale è in grado di smascherare la falsa antimafia. Ma è difficile intervenire nei confronti della mafia silente”.

IL VIDEO: Clicca qui!


Rottamare stanca
Giuseppe Cimarosa, 32 anni, nipote di Matteo Messina Denaro, è ospite a Servizio Pubblico per parlare del suo ripudio verso il parente mafioso e della sua voglia di riscatto. “Sono un parente di un mafioso – ha detto giorni fa, intervenendo alla Leopolda 2, la manifestazione dei renziani siciliani organizzata a Palermo dal sottosegretario Davide Faraone – che ha deciso di scagliarsi contro i mafiosi. Mia madre è cugina di primo grado di Matteo Messina Denaro e mio padre è stato arrestato nell’ambito dell’operazione Eden. (..) Bisogna avere il coraggio del cambiamento (..) Dico ai giovani che proprio le persone come me devono dare un taglio. Chi sa cosa significa il nero e il marcio che c’è in questo fenomeno deve dare un contributo. E questo è il contributo che voglio dare”. Giuseppe, con il suo intervento, ha ripudiato il parente mafioso. Ma il mondo a cui lui si è rivolto cosa sta facendo concretamente per cambiare le cose? Per rottamare la corruzione e la criminalità e andare verso un mondo nuovo?
Tra gli ospiti, lo scrittore Roberto Saviano, Davide Faraone, deputato del Pd, lo scrittore Aldo Busi, il magistrato Roberto Scarpinato, l’avvocato Umberto Ambrosoli e Isabella Conti, sindaco Pd di San Lazzaro, in Emilia Romagna.

Guarda la puntata integrale di “Rottamare stanca”: Clicca qui!

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos