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IMG 4869“Tolga la delibera in cui ci scippa i locali del garage”
di AMDuemila
Un’accesa polemica ha caratterizzato gli ultimi momenti delle manifestazioni di Cinisi in memoria di Peppino Impastato. Al termine della marcia, e dopo gli interventi di Giovanni Impastato, Umberto Santino e Carlo Bommarito dal balcone di Casa memoria una polemica è scoppiata tra il sindaco del Comune, Giangiacomo Palazzolo ed i compagni dell’attivista.
Motivo del contendere gli spazi all’interno di casa Badalamenti (o come alcuni compagni di Peppino vorrebbero chiamarla, Casa Nove Maggio) che sono stati tolti all’Associazione Culturale Peppino Impastato.
Così, prima che si tenesse l’inaugurazione della Biblioteca comunale è scattata la protesta con i compagni di Peppino che chiedevano a gran voce l’impegno del primo cittadino di togliere la delibera con cui i locali del garage, precedentemente a loro assegnati anche con un contratto di comodato d’uso del maggio 2014.
Ad accendere ancor di più gli animi le affermazioni del primo cittadino nel momento in cui ha detto: “La vera antimafia la fa Giovanni Impastato, non voi che fate solo le indianate e cercate visibilità. Voi non avete mai fatto niente, nessuna attività, quindi non vi meritate nessuno spazio di questa casa”. Immediata la replica dei compagni di Peppino presenti: “Non è lei che fa antimafia, lei sta solo facendo campagna elettorale sul nome di Peppino. Noi resteremo per sempre compagni di Peppino Impastato, lei passerà come i tanti sindaci che si sono avvicendati”. E poi ancora: “Non riuscirà a metterci contro Giovanni. Noi lo rispettiamo”.


Poi, mentre il sindaco è entrato all’interno della Biblioteca accompagnato dal collega di Messina, Renato Accorinti, e da quello di Palermo, Leoluca Orlando, i compagni hanno spiegato la situazione: “Dal 2011 casa Badalamenti è stata ceduta giustamente al comune di Cinisi e il prefetto Morcone ha detto che le finalità di questa casa erano per la biblioteca Comunale e dare uno spazio a compagni di Peppino Impastato. Nel 2012 il sindaco di allora fece una delibera che assegnava il piano terra ai compagni e il primo ed il secondo piano per la biblioteca. Subito dopo Giovanni decise di realizzare Casa memoria e di comune accordo con lui dividemmo il piano terra lasciando a lui la parte prospiciente a corso Umberto. Noi ci siamo tenuti il retro della casa dove c’è una cucina ed un garage. Nella cucina è stato realizzato a spese nostre uno studio di registrazione aperta al pubblico ed ai ragazzi di Cinisi. Il garage, dove si trova anche una cisterna è rimasto a lungo inibito. Prima c’erano i lavori del cantiere per l’ascensore e sono stati ceduti dodici metri cubi. Noi non ci siamo mai opposti perché non vogliamo fare polemiche nel nome di Peppino Impastato. Poi a dicembre dello scorso anno abbiamo chiesto delle proroghe per far diventare più decorosi questi locali. Il risultato è stato che il sindaco ha fatto  fare un certificato dall’ufficio tecnico per cui si dice che il garage è asservito alla biblioteca e successivamente è arrivata una delibera per cui di fatto veniamo buttati fuori dalla casa. Noi contestiamo questo perché la delibera non ci è mai stata notificata e perché addirittura ci sono stati fatti trovare chiusi i locali nonostante il comodato d’uso in nostro possesso. Una decisione assolutamente unilaterale”. Al termine dell’inaugurazione sia Umberto Santino che i sindaci Accorinti ed Orlando hanno assicurato che il sindaco di Cinisi, nei prossimi giorni, avrebbe tenuto un incontro con i compagni per risolvere la questione. Tuttavia da parte del sindaco Palazzolo non c’è stata alcuna garanzia in tal senso.

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