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Il 15 aprile il boss mafioso Tommaso Lo Presti, scarcerato da poco dopo 12 anni di detenzione, ha festeggiato le nozze d'argento con la moglie Teresa Marino, anche lei condannata per mafia, nella Chiesa di San Domenico che accoglie il Pantheon degli illustri di Sicilia e che tra l'altro ospita le spoglie di Giovanni Falcone.
Mafiosa e manager raccontano della moglie le intercettazioni del nucleo Investigativo dei carabinieri: quando il marito era in carcere attuò una severa spending review nel clan, per rilanciare gli affari di droga e le estorsioni.
La notizia data nei giorni scorsi dal sito di notizie Palermotoday è stata rilanciata oggi da Repubblica. La coppia, che ha ruoli di vertice nella cosca mafiosa di Porta nuova a Palermo, poi ha festeggiato l'anniversario in una villa con due cantanti neomelodici Natale Galletta e Giusy Attanasio.
Il rettore di San Domenico, padre Sergio Catalano dice che quando si è svolta la messa non sapeva chi fossero i due e di averlo appreso solo dal sito sul web a cose fatte. In breve, la celebre coppia della mafia palermitana ha richiesto e ottenuto la benedizione della Chiesa di fronte alla tomba del principale nemico di Cosa nostra per poi condividere foto e video sui social media. È stato un segnale impressionante di potere nella città dove magistrati e forze dell'ordine lottano quotidianamente contro la pericolosa riorganizzazione di Cosa Nostra, guidata da alcuni illustri ex detenuti, i cui nomi sono ben noti in tutta la città. Una grande beffa considerando che lo stesso Papa Francesco ha scomunicato tutti i mafiosi quindi interdetto loro benedizioni e sacramenti.
I due mafiosi, che hanno rinnovato la propria promessa d'amore, hanno anche lasciato un'offerta per la chiesa. Padre Catalano ha detto che "noi non sapevamo chi fossero". "L’abbiamo saputo dopo aver letto la notizia sul sito Palermo today. Noi non possiamo certo chiedere il certificato penale a chi entra in chiesa. Spettano ad altre istituzioni i controlli".
E i soldi? Se li sono tenuti: “Serviranno era fare del bene” ha detto il sacerdote. E in tanto la mafia cresce di consensi.

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