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Si tratta di Jaime Vasquez era noto per le sue inchieste giornalistiche sulla corruzione

Inseguito, braccato e poi freddato a colpi di pistola tra il terrore dei clienti di una panetteria, in preda al panico e sotto shock. Così è stato ucciso Jaime Vasquez, 54 anni, giornalista investigativo che da anni denunciava la corruzione a Cùcuta, tra le città più importanti della Colombia al confine con il Venezuela. 
Sui social sono state diffuse le brutali immagini delle telecamere di videosorveglianza interne alla panetteria. Si vedono i clienti in fila, almeno una dozzina di persone, Jaime Vasquez, vestito con una camicia bianca, entra all'improvviso correndo inseguito dal suo killer che ha esploso tre colpi di pistola lasciando la vittima in terra gravemente ferita. La corsa in ospedale è stata vana, i soccorritori non sono riusciti a salvargli la vita. L'esecuzione è avvenuta nel quartiere La Riviera, un zona ricca e borghese, solitamente molto tranquilla vicino al centro città. Il noto giornalista viveva sotto scorta dal 2022 ma il giorno del delitto era uscito di casa da solo, aveva detto alla sua scorta di aspettarlo perché sarebbe tornato presto, giusto il tempo di comprare il pane.
Vazquez aveva ricevuto diverse minacce di morte a seguito delle sue inchieste sulla corruzione in Colombia. In un video recente aveva denunciato l'Istituto Finanziario per lo Sviluppo, l'ente locale che riscuote le tasse, a suo dire avrebbe operato sequestri di veicoli a cittadini stranieri in maggioranza venezuelani e aveva preannunciato che questa settimana avrebbe denunciato l'accaduto in tribunale. 
Non è l'unico caso di tensione tra Vasquez e i consiglieri comunali della città di Cùcuta. All'inizio di Marzo di quest'anno il giornalista aveva pubblicato un video nel quale si vedevano 14 consiglieri locali dell'Istituto che riscuotevano le tasse cantare una canzone di compleanno per festeggiare uno dei partecipanti. Il fatto grave stando a quanto raccontato da Vasquez è che il festeggiato avrebbe cambiato il testo della canzone aggiungendo le parole "continuate a rubare" provocando le risate tra i presenti. I protagonisti del video fecero pressioni forti affinché il giornalista rimuovesse il video dai social, invece le immagini sono rimaste online. A gennaio un altro giornalista era stato assassinato in Colombia.
Si tratta di Mardonio Mejía, ucciso anche lui a colpi di pistola il 24 gennaio mentre si dirigeva verso casa nel municipio di San Pedro.

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