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«In fondo al mare le balene cantano. Lo fanno anche le navi?Sembrano immobili sul fondo, immobili e mute, ma non è vero, perchéormai lo sappiamo che non c’è mai niente di fermo, nel mare, neanche unrelitto di ferro arrugginito, incrostato di alghe e di sale, appoggiatoa un fondo di sabbia e di roccia da anni e anni e anni.»
Ci sono navi che affondano, purtroppo capita. E spesso non si riesce più a trovarle, colpa degli abissi marini.
Poi ci sono navi che sono lì lì per affondare e invece, dopo chel’equipaggio le abbandona, ricominciano a muoversi e si spiaggiano daqualche parte. Succede, ad esempio alla Rosso, dicembre 1990.
Eppure ci deve essere qualcosa di strano in alcune di queste navifantasma. Perché altrimenti entrerebbero in azione Capitanerie diPorto, Procure, Commissioni parlamentari, Nuclei speciali deiCarabinieri? Saranno le modalità del naufragio a non convincerli? O lerotte? O i marinai che scompaiono? O forse saranno i documenti dicarico, così poco chiari?
Tra i più attivi, alla ricerca della verità, c’è il comandanteNatale De Grazia, pool investigativo della Procura di Reggio Calabria.Ma muore improvvisamente.