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All’indomani dei tragici fatti di Parigi, con l’assalto alla redazione della rivista satirica Charlie Hebdo e a un supermercato ebraico, l’atmosfera ha raggiunto livelli di isteria tali che tentare, finalmente, una ricostruzione puntuale e pacata è diventato ineludibile. È in gioco l’esistenza stessa dell’Europa. È in gioco la collocazione dell’Europa rispetto alla Russia, ai cui confini è in corso una guerra sanguinosa. In una parola, è in gioco la sopravvivenza della pace mondiale.
Le stragi parigine hanno prodotto l’inizio di un’enorme crociata che sta investendo tutto il mondo. Ma il fatto è che molto di ciò che ci hanno raccontato finora, quello che è stato mostrato a centinaia di milioni di persone, non regge alla minima verifica. Ci sono troppi elementi che non tornano. “Buchi neri” che sfidano, anzi, che demoliscono la ricostruzione ufficiale passano completamente sotto silenzio. Non possiamo permetterci di ignorarli; al contrario, dobbiamo analizzarli con molta attenzione. Perché potremmo trovarci di fronte a situazioni persino più pericolose di quelle che seguirono l’11 settembre 2001.
Ne I misteri di Parigi, Giulietto Chiesa produce – in presa diretta – la prima rilettura critica dei drammatici eventi che stanno sconvolgendo le opinioni pubbliche europee e catalizzando l’interesse della macchina dell’informazione nelle ultime settimane – e che orienteranno le scelte degli Stati e i destini di miliardi di persone negli anni a venire. Si tratta di argomenti che aveva anticipato nel recente Invece della catastrofe, qui proposto in versione aggiornata.