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I finanzieri del Gruppo di Foggia, in collaborazione con il Nucleo P.E.F. di Bari - G.I.C.O. ed il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma, hanno arrestato stamani sedici persone. Tra queste anche personaggi ritenuti vicini ai clan della "Società Foggiana", la mafia di Foggia.

Le accuse sono, a vario titolo, spaccio di sostanze stupefacenti, fabbricazione e detenzione illecita di armi clandestine, furto, ricettazione ed evasione. Il provvedimento disposto dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura scaturisce dalla prosecuzione delle attività investigative che nel mese di ottobre 2022 avevano portato all'arresto di 10 persone ritenute responsabili di estorsioni, furti, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi. Le indagini hanno permesso di ricostruire un'intensa attività di spaccio, in particolare di cocaina, con base in un box del quartiere Candelaro di Foggia dove la droga veniva depositata, lavorata e suddivisa in dosi.

Poi le dosi venivano recapitate agli spacciatori incaricati della vendita al dettaglio presso diverse piazze di spaccio della città. Le comunicazioni tra gli indagati avvenivano mediante schede telefoniche intestate ad extracomunitari ed adottando un linguaggio criptico, tramite messaggi o squilli di telefono in base ad un codice convenzionale precedentemente concordato per indicare i luoghi di consegna della droga ed ostacolare le attività investigative. Le attività investigative hanno permesso anche di identificare una persona residente in provincia che, su richiesta degli indagati, avrebbe modificato artigianalmente alcune pistole a salve trasformandole in armi comuni da sparo utilizzate nelle attività delittuose. Nel corso delle indagini è stato anche ricostruito il furto di centinaia di quintali di acciaio, che sarebbero stati rubati dagli indagati da un deposito di materiali ferroviari di Trenitalia SPA sito nei pressi della stazione di Foggia dopo aver reclutato due dipendenti infedeli e poi i materiali trafugati sarebbero stati rivenduti ad una società di San Severo. Oltre agli arresti sono state eseguite anche 16 perquisizioni, con l'ausilio di unità cinofile, nel rione Candelaro ed in altri quartieri della città nonché a Lucera, Bovino, Orsara di Puglia, Serracapriola e Monteguelfo in provincia di Benevento.

Foto © Imagoeconomica
   

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