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Una esecuzione in mezzo alla strada, secondo metodi mafiosi. E' morto così Roberto Russo, 52 anni. Lo hanno ammazzato nella serata di ieri a Foggia, in zona San Ciro. Due persone gli hanno sparato due colpi alla testa da breve distanza, mentre era fermo all'interno della sua auto. Gli investigatori della Polizia stanno ricostruendo le ultime ore di Russo ed i contatti che aveva avuto. E' possibile che stesse aspettando qualcuno - si aggiunge - e comunque l'attenzione di chi indaga sembra orientarsi verso il mondo dello spaccio di droga. Diversi sono i soggetti ascoltati nelle ultime ore che gravitano in questo ambiente. Lo stesso Russo in passato era stato coinvolto in una indagine sulle sostanze stupefacenti e il fratello Giovanni, detto "Giovanni di Foggia", è cognato di Raffaele Tolonese, detenuto dal 2013 e ritenuto al vertice di un clan della malavita. Su diversi siti di informazione locale viene riprodotto il fotogramma nel quale Roberto Russo venne intervistato da "Le Iene" nell'ambito di un servizio sulla mafia foggiana. Il dato certo è che sull'auto della vittima non sono state trovate armi o droga. Diversi sono i commenti sui social network in cui si spiega che Roberto Russo era una persona pulita e non avrebbe mai fatto del male.

Foto © Imagoeconomica

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