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Sarà effettuata giovedì prossimo l'autopsia sul corpo di Cosimo Di Lauro, boss della camorra deceduto nella notte tra domenica e lunedì, all'età di 49 anni, nel carcere milanese di Opera, dov'era detenuto in regime di 41bis. Un accertamento disposto nell'ambito del fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti aperto come atto "prudenziale" dal pm di Milano Roberto Fontana. Lo stesso pm che ha disposto anche una più ampia consulenza medico legale e tossicologica per chiarire con esattezza le cause della morte, nonché quali fossero le condizioni di salute nell'ultimo periodo del 49enne, figlio del capoclan Paolo Di Lauro e che diede vita alla prima faida di Scampia, nell'ottobre del 2004. Secondo un primo esame esterno, la morte del boss, che ormai viveva in un grave stato di decadimento psicofisico, sarebbe sopraggiunta nella notte, anche se la constatazione del decesso è delle 7,10 di ieri. Sul cadavere del boss e nella cella, come emerso già ieri, non sarebbero stati trovati segni evidenti o elementi che possano far ipotizzare un suicidio o una morte violenta. Si propende quindi per una morte per cause naturali, ma saranno gli accertamenti medici a fare ulteriore chiarezza.

Foto © Imagoeconomica

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