Da parte della politica la voglia di chiedere una “commissione parlamentare d’inchiesta" sui misteri delle stragi del 1993, questa volta fra le altre cose: “una donna venne vista" anche "in via dei Georgofili".
Si è già rimestato fra nomi di donne, probabili presenze in via dei Georgofili cercando una verità completa, ma che per ora non smette di puzzare di spostamento di “obiettivo”.
Infatti si sono visionate a suo tempo cassette di “turisti zelanti” che due giorni prima della strage bazzicavano in via dei Georgofili e hanno visto una bionda dall’aria sospetta passeggiare.
L’unico vero nome mancante all’appello, però, oggi come oggi, fintanto che non si andrà a rinvio a giudizio dei “concorrenti a cosa nostra” nelle stragi del 1993, resta quello di Matteo Messina Denaro.
Su questo nome del superlatitante Matteo Messina Denaro andrebbe aperta una seria “commissione parlamentare d’inchiesta”, se i nostri politici hanno smania di remunerate commissioni.
Una Commissione parlamentare d’inchiesta sul come mai non abbiano ancora arrestato colui che in via dei Georgofili ci è andato davvero a “fare rilievi” e guardando gli Uffizi disse: questi salteranno, e lasciar perdere le varie ricerche di “Maria Grazia, Antonella e Andrea”, le quali a ben cercare portano solo a casa di chi ha paura della verità e intruglia ancora oggi al “cherchez la femme”, per spostare ancora la visuale da ciò che conta per dare giustizia ai morti di via dei Georgofili.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Ass. Georgofili: ''Unico nome mancante resta Messina Denaro''
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