di AMDuemila
La Dia di Agrigento ha eseguito un provvedimento di confisca beni a carico di Giancarlo Buggea, 45 enne, esponente della famiglia mafiosa di Canicattì, nell'agrigentino. Il provvedimento, emesso dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Agrigento, riguarda beni già sottoposti a sequestro a seguito di complessi accertamenti patrimoniali e bancari.
Buggea era stato arrestato nel 2006 nell’ambito dell’operazione antimafia “Ghost 2”, accusato di essere responsabile di un episodio di estorsione aggravata dall’utilizzo dei metodi mafiosi ai danni di un imprenditore di Campobello di Licata.
Nel 2010 è stato nuovamente arrestato nell’operazione “Apocalisse”, in quanto ritenuto responsabile di intestazione fittizia di beni, aggravata dall’aver favorito Cosa nostra, con particolare riferimento ad un’impresa riconducibile all’allora latitante e capo dell’organizzazione criminale mafiosa della provincia di Agrigento Giuseppe Falsone.
Con il provvedimento di oggi è stata disposta la confisca di un fabbricato, dell’associazione agricola “La rotonda dei pini”, con relativo complesso dei beni aziendali, di 8 terreni agricoli, nonché del 50% delle quote societarie e annesso patrimonio della Biofrutta S.r.l., di cui risulta avere partecipazioni anche la moglie di Buggea.
Il valore complessivo dei beni confiscati ammonta ad oltre 3 milioni di euro. Nei confronti di Buggea il Tribunale di Agrigento ha applicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di 1 anno e 6 mesi.
Mafia: Dia di Agrigento confisca beni a imprenditore
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