Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

francese-mario25 gennaio 2013
Siracusa.In occasione dell’anniversario del brutale assassinio per mano della mafia di Mario Francese, il cronista siracusano de “Il Giornale di Sicilia” ucciso in un agguato davanti casa a Palermo la sera del 26 gennaio 1979, la sezione provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa vuole rinnovare l’omaggio alla sua memoria.

Per questo oggi, sabato 26 gennaio, alle ore 10,30, in piazza Leonardo Da Vinci, nel corso di una breve e sobria cerimonia commemorativa, verrà deposto un omaggio floreale ai piedi della lapide che ricorda il sacrificio di Mario Francese.
Assieme ai giornalisti parteciperanno – tra gli altri – alla cerimonia commemorativa Maria Francese, sorella del cronista assassinato, ed il presidente nazionale della Fisc, la Federazione italiana dei settimanali cattolici, Francesco Zanotti.
Subito dopo, a partire dalle 11,15, nella sede del settimanale “Cammino” (in via Carso, 9) incontro su “Etica, professione e lotta alla mafia” promosso da Ucsi e Assostampa.
Nato a Siracusa il 6 febbraio del 1925, appena divenuto giornalista professionista Mario Francese si occupò della strage di Ciaculli, del processo ai corleonesi del 1969 a Bari, dell’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e fu l’unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella. Nelle sue inchieste entrò profondamente nell’analisi dell’organizzazione mafiosa, delle sue spaccature, delle famiglie e dei capi specie del corleonese legato a Luciano Liggio e Totò Riina. Fu un fervente sostenitore dell’ipotesi che quello di Cosimo Cristina fosse un assassinio di mafia. La sera del 26 gennaio 1979 venne assassinato a Palermo, davanti casa.
Per l’assassinio sono stati condannati: Totò Riina, Leoluca Bagarella (che sarebbe stato l’esecutore materiale del delitto), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano. Le motivazioni della condanna nella sentenza d’appello furono: «Il movente dell’ omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un’approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni ’70»


Tratto da: corrieredipachino.com

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos