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liarda-vincenzo-web25 gennaio 2013
Palermo. Nuova intimidazione contro il sindacalista Vincenzo Liarda, responsabile della Cgil per le Madonie, in provincia di Palermo, già destinatario di minacce per diciotto volte negli ultimi anni. Mentre ieri il Consiglio comunale di Polizzi era convocato per discutere di iniziative a sostegno di Liarda, una lettera minatoria è stata recapitata a casa della madre del sindacalista. Il testo contiene espliciti riferimenti al feudo Verbumcaudo, confiscato al boss Michele Greco e riaffidato ai fini sociali al termine di una lunga vicenda in cui Liarda si era impegnato in prima fila. A darne notizia la Cgil regionale e la Camera del Lavoro di Palermo, che hanno sporto denuncia e chiedono alle forze dell'ordine e alla magistratura "indagini accurate e pressanti" e il "rafforzamento delle misure di protezione" per Liarda e la sua famiglia. "Questo -dicono Maurizio Calà, segretario della Camera del lavoro di Palermo e Francesco Cantafia, del dipartimento Legalità della Cgil Sicilia- è un atto gravissimo, perchè colpisce Liarda, la sua famiglia e si configura come messaggio intimidatorio a tutta la comunità madonita e al Consiglio comunale di Polizzi, convocato ieri proprio per discutere della vicenda di Liarda e segnalare la solidarietà e il sostegno al suo indirizzo. Riteniamo -aggiungono - che il fatto non possa essere sottovalutato e che gli organi competenti debbano da un lato rendere incalzanti le indagini per individuare i responsabili, dall'altro adottare le opportune misure a tutela di chi si batte contro la mafia e per dare a un'intera comunità nuove prospettive di sviluppo nella legalità".

AGI

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