30 ottobre 2012
Palermo. ''Le nostre leggi non sono perfette, ma la normativa antimafia ha strumenti che altrove non esistono. All'Europa chiediamo un'omogeneizzazione dei vari ordinamenti che ci consenta di eseguire i provvedimenti in materia di prevenzione in territorio europeo''. Lo ha detto il procuratore di Palermo, Francesco Messineo, nel corso dell' audizione nell'aula magna della corte di appello di Palermo della commissione europea antimafia. Si tratta di una missione speciale della commissione, organizzata in Italia a partire dal 28 ottobre che ha fatto tappa prima a Milano, ora a Palermo e poi a Roma. ''Se l'Europa deve avere un senso, deve essere l'Europa delle leggi - ha aggiunto Messineo - con strumenti modellati sulla nostra legislazione, che non e' assolutamente perfetta, ma e' un passo avanti agli altri. Inoltre, la carenza di una norma che punisca l'autoriciclaggio costituisce un grave vulnus per la nostra attivita'''. Tra le criticita' emerse durante i lavori, la mancata repressione del reato di falso in bilancio e l'esigenza di riformare l'articolo 416 ter del codice penale che punisce il voto di scambio. ''Non ci stanchiamo di ribadire la necessita' di riformarlo - ha detto Messineo - perche' punisce solo la promessa di scambio in cambio di denaro. La mafia, pero', non chiede denaro ma una promessa, al politico, di adoperarsi nell'interesse dell'organizzazione. Per questo la norma 416ter si rivela uno strumento poco efficace, e per questo abbiamo chiesto l'estensione oltre che al denaro a qualsiasi altro tipo di promessa''.
ANSA
Messineo alla Commisione UE: "Omogeneizzare gli ordinamenti contro le mafie"
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