29 febbraio 2012
Roma. Si terrà domani, a Catania, l'udienza camerale fissata dal Gip Luigi Barone sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura nei confronti del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e di suo fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa, indagati per concorso esterno all'associazione mafiosa. L'udienza, a porte chiuse, servirà ad avere un confronto diretto delle parti. La posizione dei fratelli Lombardo era stata stralciata dall'inchiesta Iblis su Cosa nostra di Catania. A conclusione dell'udienza sono tre gli scenari possibili per il Gip Barone: l'accoglimento della richiesta di archiviazione, l'imputazione coatta o l'avvio di nuove indagini. La posizione di Raffaele e Angelo Lombardo era stata stralciata dall'inchiesta Iblis nata da indagini di carabinieri del Ros su presunti rapporti tra mafia, affari e politica. La decisione provocò frizioni all'interno della Procura. I vertici non condivisero la richiesta di rinvio a giudizio di tutti gli indagati presentata dai sostituti Giuseppe Gennaro, Antonino Fanara, Agata Santanocito e Iole Boscarino. Per Patanè e Zuccaro «l'ipotesi di reato di concorso esterno» avanzato nei confronti dei Lombardo e di un altro indagato «non avrebbe retto in sede di giudizio» alla luce «della sentenza di assoluzione della Cassazione nei confronti di Calogero Mannino». Per i fratelli Lombardo la Procura ha invece disposto la citazione a giudizio per reato elettorale davanti il giudice monocratico di Catania. Il processo è già cominciato.
ANSA