Il gup di Milano Guido Salvini ha rinviato al prossimo 7 ottobre l'udienza per decidere sulle parti civili, circa una quarantina, che hanno chiesto di costituirsi nell'udienza di oggi nel procedimento contro Piero Amara, l'ex avvocato esterno di Eni autore dei cinque verbali sulla presunta 'loggia Ungheria', e del suo ex collaboratore Giuseppe Calafiore, per i reati di calunnia e autocalunnia. La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal pm Stefano Civardi, contiene una lista di 65 parti offese, tutti esponenti di rilievo delle istituzioni, della magistratura e delle forze dell'ordine. Tra i presunti calunniati da Amara figurano, tra gli altri, l'ex ministro della Giustizia Paola Severino, l'ex vicepresidente del Csm Michele Vietti, l'ex sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, l'ex generale della Guardia di finanza Giuseppe Zafarana, l'ex consigliere del Csm Sebastiano Ardita e l'ex premier Silvio Berlusconi, deceduto lo scorso giugno. Le difese hanno fatto presente, in aula, che negli atti non sono presenti le registrazioni e le trascrizioni integrali dei verbali di Amara, a disposizione della procura di Perugia, e hanno chiesto di acquisirle. Questione su cui il gup Salvini, che ha fissato altre date oltre a quella del 7 ottobre, deciderà nella prossima udienza.
I legali della famiglia di Silvio Berlusconi davanti al gup hanno comunicato la rinuncia dei familiari dell'ex premier (deceduto) di non costituirsi parte civile, cioè a non essere "interessati e quindi di non notificare nemmeno gli atti" relativi alle prossime udienze che verranno fissate dal giudice.
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