7 giugno 2014
Palermo. La procura generale di Palermo ha impugnato l'assoluzione del boss Toto' Riina dall'accusa di omicidio nei confronti del giornalista Mauro De Mauro. Il cronista del quotidiano palermitano 'L'ora' fu sequestrato il 16 settembre 1970 e non fece mai ritorno a casa. Riina era l'unico imputato ancora in vita, ma è stato assolto sia in primo che in secondo grado. Il sostituto Luigi Patronaggio ha così deciso di ricorrere in Cassazione, sostenendo che i giudici hanno sbagliato nello svalutare le dichiarazioni del pentito di Altofonte Francesco di Carlo. Critiche anche al fatto che le corti di assise di primo grado e di appello abbiano impiegato tempo per chiarire quali fossero i moventi del delitto, concentrandosi unicamente sulla cosiddetta pista Mattei e tralasciando le altre, anch'esse ritenute valide dall'accusa. Nell'indagine che il giornalista fece per conto del regista Francesco Rosi sulla fine di Enrico Mattei, secondo i giudici, Cosa nostra non ebbe ne interessi ne ruoli. Questo però secondo Patronaggio non è affatto vero. Decisiva, secondo la procura generale, è infine la testimonianza del pentito Di Carlo, che sostiene di avere sentito lo stesso Riina, mentre ammetteva le proprie responsabilità nell'uccisione del cronista giudiziario del giornale palermitano.
AGI