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26 maggio 2014
Palermo. "Mi asterrò dal commentare le frasi di Marcelle Padovani". Risponde così il procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi durante un dibattito sulla legalità nelle istituzioni organizzato all'I.T.I. Vittorio Emanuele III di Palermo. Il procuratore, a capo del pool di pm impegnati nel processo trattativa Stato-mafia, preferisce non parlare delle accuse di "protagonismo" lanciate, nel giorno del XXII anniversario della strage di Capaci, all'indirizzo dei magistrati dalla scrittrice francese coautrice con Giovanni Falcone del libro "Cose di Cosa nostra", considerato ancora oggi come una sorta di testamento del giudice. Teresi parla invece di antimafia, teme che, ammette, "spesso oggi si tende a generalizzare e comincia a diventare anche un po' fastidioso". "Siamo sicuri - domanda il procuratore - di poter individuare un fronte netto tra mafia e antimafia? O invece, come alcune indagini ci hanno dimostrato, dobbiamo ritenere che anche i mafiosi oggi fanno finta di aderire ai movimenti antimafia per infiltrarsi meglio e per tentare di condizionarli?" "E' questo quello che sta succedendo - aggiunge - Dobbiamo stare molto accorti perché la mafia è qualcosa di molto insidioso e capisce che il primo tentativo per strumentalizzare a proprio uso e consumo una struttura è quello di infiltrarsi. Lo ha fatto 200 anni fa con la politica e ancora non ne è uscita. Sta tentando di farlo oggi con queste nuove formazioni".
"Io non lo so se lo Stato potrà scrivere pagine che non abbiano più macchie vergognose". Ha risposto il procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi ad uno studente che ricordava l'inchiesta sul coinvolgimento dell'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola nella latitanza dell'ex deputato di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa e attualmente a Dubai. "Ne ho viste tante nel mio lavoro, ma non immaginavo ci fosse un sistema così articolato per coprire un latitante all'estero - ha aggiunto Teresi - Credo che prima dobbiamo scoprire tutte le vergogne del passato per poter scrivere pagine di storia prive di macchie vergognose".

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