27 novembre 2013
Palermo. La Procura di Palermo ricorre in appello contro l'assoluzione del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu dall'accusa di favoreggiamento aggravato in relazione alla mancata cattura del boss Bernardo Provenzano nel 1995. Nell'atto di impugnazione, 98 pagine in tutto, la Procura rivolge severe critiche alla decisione del Tribunale.
Il Pm Nino Di Matteo, che aveva sostenuto senza successo l'accusa in primo grado, ha chiesto di essere applicato alla Procura generale limitatamente a questo processo per poter svolgere il ruolo di Pg davanti alla Corte di appello. Di Matteo aveva chiesto al Tribunale di condannare Mori a 9 anni, ma i giudici hanno demolito l'impianto accusatorio. Mori e Obinu sono stati assolti il 17 luglio scorso al termine di un processo durato cinque anni e nel corso del quale sono stati sentiti più di novanta testimoni. Il processo traeva origine dalla denuncia di un altro ufficiale dei carabinieri, il colonnello Michele Riccio, il quale aveva appreso da un suo confidente, Luigi Ilardo, poi assassinato, che Provenzano il 31 ottobre del 1995 sarebbe stato presente a un summit mafioso a Mezzojuso. Riccio fece appostare i suoi uomini sul posto, ma l'operazione fu annullata su ordine dei vertici del Ros. Nel processo aveva poi testimoniato Massimo Ciancimino, il quale ha sostenuto che Provenzano non venne catturato in base agli accordi presi nel corso della trattativa Stato-mafia. La sua versione non è stata ritenuta attendibile dal Tribunale.
AGI