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21 novembre 2012
Napoli. L'imprenditore, che fu ucciso nel maggio del 2008 a Castel Volturno, aveva denunciato il clan capeggiato da Francesco Bidognetti e con la sua testimonianza aveva fatto condannare cinque persone.
Il Comitato don Diana si e' costituito parte civile nel processo a carico dei presunti responsabili dell'omicidio di Domenico Noviello, l'imprenditore freddato il 16 maggio del 2008 a Castel Volturno, localita' Baia Verde, in provincia di Caserta.
Nel 2001 a Noviello era arrivata la richiesta da parte dei Casalesi per il pagamento di una somma pari a 100 milioni di lire all'anno, ma l'imprenditore aveva denunciato il clan capeggiato da Francesco Bidognetti 'Cicciotto 'e mezzanotte' e con la sua testimonianza aveva fatto condannare cinque persone, tra cui Francesco Cirillo, cugino di Alessandro detto "o sergent", e il pregiudicato Pasquale Morrone, morto poi per cause naturali. Noviello era stato messo sotto scorta fino al 2003, ma poi la protezione era venuta meno.
Stamattina, nell'aula del Tribunale di Napoli, dinanzi alla Sezione 35, per l'udienza di rito abbreviato, il Comitato don Diana e' stato rappresentato dall'avvocato Giovanni Zara.
''Per il Comitato don Diana e' la prima costituzione di parte civile. Abbiamo deciso di percorrere anche questa strada per rafforzare il nostro impegno per la legalita'", ha dichiarato il coordinatore del Comitato don Diana, Valerio Taglione che ha aggiunto: " Aver cominciato con Noviello e' per noi simbolicamente importante, perche' nel 2009 ci siamo fatti promotori dell'istanza che ha poi visto il riconoscimento del suo valor civile con una medaglia d'oro, consegnata ai familiari il 19 marzo di tre anni fa a Casal Di Principe, in occasione del 15°Anniversario dell'uccisione di don Giuseppe Diana".
"Con la nostra costituzione di parte civile di oggi che rinnoveremo anche per il rito ordinario - ha concluso Taglione - vogliamo manifestare con forza anche la nostra convinta vicinanza ai familiari di Domenico Noviello e a tutti gli imprenditori, commercianti ed operatori economici che decidono di denunciare le estorsioni. A chi lo ha gia' fatto e a chi si prepara a farlo, diciamo che non sono soli''.

Adnkronos

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