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Droga e telefoni cellulari in carcere. La squadra Mobile della Questura di Teramo ha eseguito otto misure cautelari in carcere e perquisizioni in diverse località, comprese le case circondariali di Teramo, Viterbo, Pescara e Roma Rebibbia. I reati contestati sono spaccio di sostanze stupefacenti e accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti. L'operazione, eseguita ieri mattina, arriva al termine delle indagini coordinate dalla Procura di Teramo. Dall'attività investigativa è emerso un sistema di spaccio al dettaglio di cocaina e hashish all'interno del carcere di Teramo, che vedeva per protagonista una famiglia straniera, un componente della quale era detenuto nella casa circondariale. Alcuni membri della famiglia, è emerso, riuscivano a far entrare in carcere la Droga, mentre il detenuto lo smerciava all'interno dell'istituto penitenziario. L'uomo comunicava con l'esterno grazie a uno smartphone e lo stesso dispositivo veniva usato da altri detenuti. Se la Droga entrava attraverso i detenuti che rientravano dopo i permessi, i pagamenti avvenivano con ricariche postepay da parte dei familiari dei detenuti.

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