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Il 18 dicembre si è riunito nei locali dell’Istituto Gramsci Siciliano un primo nucleo di associazioni per dare vita alla Rete palermitana per la difesa e l’attuazione della Costituzione.
ACLI Palermo, ANPI Palermo, ARCI Palermo, ATTAC Palermo, CGIL-Camera del lavoro metropolitana Palermo, Casa dell’equità e della bellezza, Centro Studi ed iniziative culturali Pio La Torre, Centro Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione, Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, CIDI Palermo, Fondazione Emanuele Parrino, Istituto Gramsci Siciliano, Laboratorio per la Difesa e l’Attuazione della Costituzione, Memoria e Futuro, MIR Palermo, Moto Perpetuo Onlus, Movimento Nonviolento Palermo, NEAVA Onlus, Noi Uomini a Palermo contro la Violenza sulle Donne, Pax Christi Palermo, Per il Pane e le Rose, Rete degli Studenti Medi Palermo, SUNIA Palermo, UDI Palermo, UDU Palermo, Voci nel Silenzio, Utopia Civica condividono la preoccupazione per le sorti della nostra Costituzione. Ad oltre un anno dall'insediamento del governo più di destra della storia dell'Italia repubblicana, è sempre più evidente che ci troviamo di fronte a un disegno organico di restaurazione autoritaria sul piano socio-economico, istituzionale e culturale, che punta a stravolgere la carta costituzionale. Infatti "la madre di tutte le riforme" del Governo Meloni è l'elezione diretta del capo del governo, che comporterebbe la subordinazione all'esecutivo del residuo potere del Parlamento (già ampiamente svuotato) e del potere giudiziario. Non a caso questo disegno è affiancato da tre progetti complementari: l'introduzione in Costituzione di un sistema elettorale maggioritario, ancora più iniquo di quello attuale, che ridurrebbe ulteriormente la rappresentatività del Parlamento; la riforma costituzionale della giustizia prefigurata dal ministro Nordio, che smantellerebbe le garanzie di indipendenza e autonomia della magistratura; e il regionalismo differenziato che accentuerebbe le già gravi diseguaglianze territoriali tra Nord e Sud del Paese e cancellerebbe il modello universalistico e solidaristico del welfare previsto dalla Costituzione. 

Ritengono che sarebbe un grave errore sottovalutare la determinazione del Governo e delle forze di maggioranza a portare a termine questo disegno complessivo entro la presente legislatura, ed è invece necessario cominciare a prepararsi al probabile referendum sull'elezione diretta del premier, sapendo che successivamente i cittadini italiani potrebbero essere chiamati a votare anche sulla separazione delle carriere dei magistrati. 

Si impegnano a portare avanti il percorso di sensibilizzazione e mobilitazione dell’opinione pubblica già avviato in città, nei mesi scorsi, con alcune iniziative: a) il documento/appello lanciato da un gruppo di cittadini il 25 aprile, che ha raccolto centinaia di adesioni e ha dato vita all'assemblea pubblica del 9 giugno e successivamente ad un "Laboratorio per la difesa e l'attuazione della Costituzione" (LabDAC); b) la piattaforma proposta a livello naz. dalla CGIL insieme ad un centinaio di associazioni, che ha dato vita all'assemblea cittadina del 18 settembre con Landini e alla partecipazione alla grande manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma

Costituiscono pertanto la "Rete palermitana per la difesa e l'attuazione della Costituzione", proponendosi un ancor più vasto coinvolgimento dell'associazionismo e del volontariato laico e religioso, e più in generale di tutti quei movimenti sociali che si battono nei territori per attuare concretamente i valori della Carta costituzionale. Con la consapevolezza che questa battaglia non potrà svolgersi soltanto nelle Istituzioni, ma dovrà essere sostenuta da una larga partecipazione dal basso, indispensabile per difendere e realizzare pienamente quel modello di democrazia e di società configurato dalla nostra Costituzione nata dalla resistenza antifascista, che pone alla base della Repubblica il lavoro, l’uguaglianza di tutte le persone, i diritti civili e sociali fondamentali.

ANTIMAFIADuemila
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