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de luca enzo ass mezzogiornoIn onda a Matrix: "Dalla presidente antimafia fu un atto di delinquenza politica". Poi il governatore minaccia querela: "Mi hanno teso un tranello". Porro: "Anche Mediaset ha un ufficio legale". La Bindi in serata twitta: "Grazie a tutti per la solidarietà, mi ha fatto bene"
di Ottavio Lucarelli

"Quello che fece la Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla. Ci abbiamo rimesso 1.5 - 2 per cento di voti. Atti di delinquenza politica. E non c'entra la moralità, era tutto un attacco al governo Renzi".

Il  presidente della Regione, Vincenzo De Luca, in un'intervista a "Matrix" andata in onda ieri sera su Canale 5, è tornato ad attaccare la presidente della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, che un anno e mezzo fa, alla vigilia delle elezioni regionali, inserì il suo nome tra gli "impresentabili" per via di un processo chiuso poi con l'assoluzione. Il 29 settembre scorso De Luca è uscito indenne "perché il fatto non sussiste" dalle accuse legate alla vicenda del Sea Park, il parco marino mai realizzato a Salerno. "Esprimo piena soddisfazione e rispetto per la magistratura. Era questa la vicenda per cui un'avventurosa parlamentare ci aveva presentato come impresentabili. Oggi ci presentiamo a testa alta", scrisse De Luca su Twitter dopo l'assoluzione.

La vicenda degli "impresentabili" segnò un altissimo momento di tensione nel Pd. De Luca definì "infame ed eversiva" l'iniziativa della Bindi arrivando a presentare una denuncia archiviata dal gip di Roma. Secondo l'ex sindaco di Salerno, Bindi aveva danneggiato in maniera pesante e consapevole il Pd a 24 ore da un voto importante. "Nei Paesi civili che si rispettano- la tesi di De Luca -  impresentabili sono coloro che hanno una condanna definitiva, non quelli che stanno sullo stomaco a qualcuno".

Accuse "inaccettabili" secondo la presidente dell'Antimafia, che riscosse ampia solidarietà tra i colleghi di partito e chiese l'intervento degli organi interni di garanzia del Pd: "Le accuse che mi sono state rivolte non sono un fatto personale ma toccano il cuore delle istituzioni"

Ora De Luca prova a spiegare. E accusa: “Ci ritroviamo di fronte all’ennesimo atto di delinquenza giornalistica. Chiarisco che nell’intervista che ho rilasciato a Matrix nessuna domanda, e tantomeno alcuna risposta, ha riguardato l’onorevole Bindi. Al termine della stessa intervista, il giornalista ha tirato fuori il suo tablet chiedendomi, mentre gli operatori smontavano i cavalletti delle telecamere, se poteva mostrarmi quanto aveva affermato in una precedente trasmissione l’ospite Vittorio Sgarbi sull’onorevole Bindi. Abbiamo parlato di Sgarbi, e commentato insieme, sorridendo e facendo battute, quel video che non conoscevo. Verificheremo con l’ufficio legale gli estremi della querela a fronte di una evidente violazione della privacy e violenza privata esercitata. Un ennesimo episodio di scorrettezza professionale e di inciviltà. Per il resto, la vicenda grave di un anno fa è chiusa. Non c’era e non c’è alcun problema con l’onorevole Bindi nei cui confronti, al di là di ogni differenza politica, riconfermo il mio rispetto oltre ogni volgare strumentalizzazione"
 
Nicola Porro, conduttore di Matrix, ribatte, pronto a difendesi anche per vie legali: "Apprezziamo il presidente De Luca per la sua schiettezza e originalitá. Conoscendo alla perfezione la televisione, il presidente sa che essa non nasconde nulla. Basta rivedere la puntata di Matrix sul nostro sito per verificare che l'intervista non é stata rubata, ma anzi concordata in ora e luogo. Ricordo al presidente De Luca che anche Mediaset, a quanto risulta, è dotata di uffici legali. Non ci offendiamo se parla di noi in termini di delinquenza giornalistica, siamo certi non lo pensi veramente. Cosí come siamo certi che non auguri la morte di nessuno, tantomeno dell'onorevole Bindi. Come ha ricordato Vittorio Sgarbi proprio a Matrix, De Luca è il nostro Trump di Salerno".
 
Nell'intervista a Matrix, De Luca aveva aggiunto: "Salvini ? Porta male. Quando parla mi tocco"

E su Grillo: "Da lui mi aspetto tutto. Anche che salisse sul carro di Trump. Ho un rapporto di odio e amore con lui. Condivido il suo attacco a un sistema mediatico informativo fatto di imbecillità e falsità e, in qualche caso, di un uso violento della disinformazione. Sicuramente da lui non mi aspetto la coerenza - prosegue il presidente della Campania - se hai la villa a Genova, la villa a Marina di Bibbona, ti fai le ferie sulla Costa Smeralda, vai a Malindi con la panza al sole e poi torni e fai il monaco trappista non ci devi rompere le scatole".

bindi deluca solidarieta

In serata arriva in un tweet di Rosy Bindi l'unica replica della presidente della commissione parlamentare antimafia. Si legge: "Grazie a tutte e tutti per la vostra solidarietà. Mi ha fatto bene. Rosy".

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Le dichiarazioni di De Luca si commentano da sole e qualificano ulteriormente il personaggio. La piena solidarietà all’on Bindi da tutta la redazione di Antimafia Duemila.

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