Difficile per noi comprendere come mai un Magistrato come Antonino Di Matteo, se ne ha fatto domanda e ne ha i titoli, non possa accedere alla Procura Nazionale Antimafia per questioni meramente burocratiche come apprendiamo dai media.
Il Magistrato Gabriele Chelazzi, impegnato anche lui come il Pm Di Matteo in indagini e processi gravosissimi sul fronte della mafia e dei concorrenti della mafia nelle stragi del 1993, riuscì a svolgere parte del suo lavoro proprio dagli Uffici della Procura Nazionale antimafia e non ha fatto male di certo alla verità sule stragi del 1993.
La burocrazia può avere di sicuro i suoi “santuari” ai quali rispondere, ma uomini e magistrati come Di Matteo, risorse sul fronte della mafia, dovrebbero poter accedere necessariamente a uffici dove la verità completa va ricercata e coordinata con tutte le migliori forze possibili.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili