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conf-stampa-mafia-non-lascia-tempoVenerdì 4 aprile al teatro "Cicconi" si parla di legalità attraversando la storia dell'ultimo collaboratore di giustizia interrogato da Paolo Borsellino. Saranno anche espose le opere pittoriche del pentito. Al mattino appuntamento al "Carducci" di Fermo con l'intervento di Salvatore Borsellino.
1° aprile 2014
Sant’Elpidio a Mare (Fm). Si torna a parlare di mafia al "Cicconi" di S.Elpidio a Mare. Dopo Salvatore Borsellino, il teatro "Cicconi" torna ad essere contenitore di legalità, il prossimo 4 aprile con la presentazione del libro “La Mafia non lascia tempo” (Rizzoli Editore) di Anna Vinci, in cui si racconta la storia del collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo, ovvero l'ultimo pentito interrogato dal giudice Paolo Borsellino nei giorni che hanno preceduto la sua orte. Si tratta di una iniziativa proposta dall’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili, dalla Redazione ANTIMAFIADuemila, che ha sede proprio a Sant'Elpidio a Mare in collaborazione con l'Associazione Laboratorio 41, il Tavolo della Legalità ed il patrocinio della Provincia di Fermo, che si aggiunge a quello del Comune. "Mutolo è un collaboratore di giustizia da 22 anni – ha spiegato il direttore Bongiovanni – la sua è una storia molto particolare che lo ha visto essere killer, narcotrafficante e uomo fidato di Riina fino al cambio di vita a servizio dello Stato. E' lui il primo a fare i nomi di figure istituzionali come Bruno Contrada. Ora vive sotto protezione, ha un nuovo nome e si dedica all’arte. Ha riscattato la sua vita grazie alle sue rivelazioni, ed oggi cerca di esprimere se stesso anche tramite la pittura. Anna Vinci, regista di diversi documentari tra cui il più noto è quello sui diari segreti di Tina Anselmi sulla P2. Lei ha raccolto la storia del pentito che con le sue rivelazioni, dopo Buscetta e Contorno, ha permesso di capire la mafia di ieri e di oggi. E' lui a parlare prima con Falcone e poi con Borsellino. E' particolarmente noto l'incontro con quest'ultimo il 1° luglio del 1992. E' il giorno in cui Borsellino si reca al ministero degli interni e si incontra con Mancino. Secondo l'accusa, al processo trattativa Stato-mafia che si celebra a Palermo, Mancino avrebbe parlato in quel momento della trattativa proprio a Borsellino. Al suo ritorno nella sede dell'interrogatorio di Mutolo il giudice palermitano si fumava due sigarette contemporaneamente. la-mafia-non-lascia-tempo-def-home-040414E' uno degli aneddoti scritti nel libro". "La mafia è un fenomeno nazionale che colpisce anche le Marche - prosegue Bongiovanni - non più “isola felice”. Per questo diventa importante parlare di mafia anche qui. E lo faremo anche nelle scuole, al mattino, con l'intervento alla Itc “Carducci” di Fermo dove interverrà anche Salvatore Borsellino". La conferenza, moderata da Anna Petrozzi, vedrà anche l’intervento dello stesso Mutolo, con un collegamento audio. Il libro sarà presentato dall’autrice e dal Direttore Bongovanni. Al teatro Cicconi oltre a presentare il libro che parla della sua storia, sarà anche allestita una mostra con le sue opere, curata dall’Associazione Laboratorio 41 e che sarà visitabile fino al 13 di aprile. "Come Sindaco della città – ha osservato Terrenzi, assieme all'intera Giunta – sono onorato di avere, nel nostro territorio, un’Associazione come la Falcone Borsellino, che edita la rivista ANTIMAFIADuemila e che si occupa di tematiche così importanti. Quella di venerdì non è la semplice presentazione di un libro: è l’occasione di parlare di una realtà che, purtroppo, riguarda tutti senza limiti territoriali e mi auguro che in tanti vogliano cogliere l’occasione e partecipare, soprattutto i più giovani". Presenti, oltre al sindaco, anche gli altri assessori, altri membri della redazione di ANTIMAFIADuemila ed Alessandro Leanza, gallerista dell’Associazione Laboratorio 41 che ha spiegato: "L'arte di Mutolo rispecchia l'evoluzione di un uomo che cambia la visione della propria vita. Trasmettere il proprio pensiero tramite la pittura è una cosa non facile e Mutolo lo fa con un certo impatto spesso riportando la realtà così come la vedeva da dietro le sbarre. A nostro parere questo cambiamento, questo processo che si manifesta tramite l'arte del pittore pentito va certificato, sostenuto e sottoscritto". L’evento è patrocinato dal Comune di Sant’Elpidio a Mare e dalla Provincia di Fermo. L’Assessore Provinciale Giuseppe Buondonno, impossibilitato a partecipare, ha fatto pervenire un suo messaggio di saluto.

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