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25 aprile 2012
Mai come in questo momento sono vicini l'apertura e l'ispezione della tomba di Enrico De Pedis, conosciuto come 'Renatino', uno dei capi della Banda della Magliana ucciso nel 1990 e sepolto nella basilica romana di Sant'Apollinare.

Entro la fine di maggio la salma, probabilmente dopo una serie di controlli anatomopatologici, dovrebbe essere traslata nel cimitero di Prima Porta e negli uffici della procura di Roma e' stato fatto capire che la circostanza non appare piu' un'utopia. I dettagli dell'operazione saranno concordati prossimamente con le autorita' del Vaticano. E sul tema e' gia' convocata, per i prossimi giorni, una riunione al Vicariato di Roma alla quale partecipera' anche la Gendarmeria della Santa Sede. Le avvisaglie di cio' che accadra' il prossimo mese erano emerse all'inizio di aprile quando il procuratore Giuseppe Pignatone, intervenendo su alcune indiscrezioni del giorno precedente relative alla tramontata ipotesi di apertura del sepolcro, dichiaro' che tali voci "non esprimono la posizione dell'ufficio" da lui gestito.

L'apertura della tomba costituira' un atto essenziale per fare luce su quello che rimane uno dei grandi misteri dell'Italia contemporanea: la sparizione di Emanuela Orlandi, figlia di un messo del Vaticano del quale non si sa piu' nulla dal 22 giugno 1983, quando aveva 15 anni. A dire che la ragazza e' morta e ad attribuirne la responsabilita' a De Pedis e' stata Sabrina Minardi, all'epoca dei fatti amante del boss. Personaggio controverso, la Minardi, le cui versioni, anche con delle contraddizioni, sono state ritenute attendibili almeno per quanto concerne il sequestro e la morte di Emanuela. Ma ad indirizzare gli inquirenti verso il sepolcro fu una telefonata al programma "Chi l'ha visto" del settembre 2005 in cui un uomo, poi identificato, sollecito' un'ispezione della tomba di Sant'Apollinare per trovare risposte sulla scomparsa di Emanuela.

Non solo, anche Walter Veltroni si e' piu' volte esposto sull'opportunita' che De Pedis continuasse ad essere sepolto, come un benefattore, nel centro di Roma: "e' la svolta che era necessaria e che stavamo aspettando da tempo", ha detto oggi Veltroni. E lo stesso Vaticano, da diverso tempo, si sta pronunciando favorevolmente sull'apertura del sepolcro. Il rinfocolarsi di polemiche che da anni si susseguono sull' argomento hanno rafforzato la convinzione che e' necessario piu' che mai sgombrare il campo da ogni dubbio e di agire con trasparenza e tempestivita'.

Tratto da: rainews24.it

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