20 aprile 2012
Palermo. “Come ogni anno, in occasione dell’anniversario del tragico giorno in cui il giovane imprenditore Paolo Borsellino fu assassinato per non essersi piegato ai ricatti di Cosa Nostra, si rinnova il dolore. Questa è una delle tante dignitose e nobili storie siciliane poco note al ‘grande pubblico’, una di quelle storie di libertà che meritano di essere raccontate ogni giorno per la loro importanza e affinché servano da monito per le nuove generazioni. Il mio nuovo ruolo di Presidente della Commissione CRIM (sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro) servirà anche a questo: alla promozione della memoria, al rispetto delle storie delle vittime innocenti, alla tutela di chi oggi continua a combattere contro le mafie. Paolo Borsellino aveva poco più di trent’anni quando decise di rifiutare con decisione e coraggio le richieste mafiose; otto mesi dopo quel terribile omicidio un altro assassinio, quello del padre Giuseppe, che stava per rivelare l’identità degli assassini di Paolo, sconvolse per sempre quella famiglia. Oggi il mio pensiero va a questo padre e a questo figlio, uomini onesti e intransigenti morti liberi così come erano nati, e ai loro familiari, che non hanno mai smesso di raccontare e lottare affinché il loro ricordo resti vivo”.
Lo ha detto il Presidente della Commissione Antimafia Europea Sonia Alfano, ricordando il ventesimo anniversario dell’uccisione dell’imprenditore edile Paolo Borsellino.
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