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25 marzo 2012
Nel mentre la magistratura di Palermo con grande affanno e remate contro cerca i referenti nelle istituzioni per la trattativa Stato-mafia per l’annullamento del 41 e la concessione della dissociazione, per i qual punti del “papello” di Riina nel 1993 furono massacrati i nostri figli, ebbene oggi a 19 anni di distanza la mafia per quella trattativa presenta il conto.
I nomi dei mafiosi che chiedono allo Stato l’annullamento del 41 bis ormai incalzano, per aprire così la deriva che di qui a breve travolgerà Tribunali e Paese: Aiello ha il favismo, Falsone è ammalato, anche i Graviano stavano male l’ultima volta che li abbiamo sentiti, Riina chiede la seminfermità mentale, Provenzano pure e ha il Parkinson, insomma la mafia sta male in carcere a 41 bis, vuole andare ai domiciliari e dissociarsi per salvare i beni illeciti accumulati.
E non basta, per far abolire il carcere duro i mafiosi come Falsone invocano ora l’art.32 della Costituzione ovvero il diritto alla salute.
Sembra di essere tornati al tempo in cui i mafiosi chiesero il rito abbreviato e quasi lo ottennero per delitti come la strage di Via dei Georgofili.
Pertanto chiediamo allo Stato, ai Tribunali di Sorveglianza, in quale articolo della Costituzione stanno i diritti dei nostri di malati, quelli che a causa di una trattativa sul 41 e la dissociazione o sono morti o sono invalidi permanenti?
Chiediamo allo Stato in quale articolo della Costituzione sta scritto che le leggi come la 206 non si devono applicare fino in fondo se non in un modo interpretativo da operetta?
Siamo ormai certi che la mafia sul 41 bis e sulla dissociazione la vincerà perché così si vuole da 19 anni, lo Stato lo vuole , con l’aiuto di una politica che dovrebbe vergognarsi di se stessa e invece continua a darci pacche sulle spalle sperando che ce la beviamo.
Ci avete lasciato uccidere i FIGLI cari Signori, per salvare voi stessi da morte certa per mano di mafia, avete sacrificato e messo nelle mani di criminali senza scrupoli, immolandoli sull’altare dell’illegalità che vi è congeniale: Caterina Nencioni 50 giorni, Nadia Nencioni 8 anni, Fabrizio Nencioni 39 anni, Angela Fiume 38 anni e Dario Capolicchio 22 anni, non scordatevelo mai perché noi ce lo ricorderemo sempre.
 
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente 
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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