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13 marzo 2012
Palermo. Dice di aver riconosciuto in una delle foto segnaletiche che gli sono state mostrate dalla Procura di Palermo il misterioso 'signor Franco', l'uomo dei Servizi che avrebbe avallato la trattativa tra Stato e mafia, ma di non avere riscontri per dimostrarlo e perciò di avere paura di svelarne l'identità. Torna a parlare del «burattinaio» del presunto patto tra istituzioni e Cosa nostra Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco di Palermo testimone della trattativa dalle alterne vicende giudiziarie. Intervistato dal periodico «Antimafia Duemila» a margine dell'udienza che lo vede imputato per detenzione di esplosivo Ciancimino dice: «Quel nome non lo farò mai, non ho riscontri per dimostrarlo, sarei un uomo morto se lo facessi e mio figlio potrebbe essere ucciso e anche i magistrati si troverebbero in difficoltà perchè per sostenere certe tesi bisogna avere delle prove serie». «Ho sorvolato sulla foto - ammette - ma chi mi crederebbe?». E questo perchè il famoso Franco sarebbe un uomo ancora molto potente. E oggi «con il Governo Monti - prosegue - è molto più visibile di prima».

ANSA

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