13 febbraio 2012
Roma. I risultati raggiunti finora nella lotta al traffico illecito di rifiuti sono positivi, ma serve un maggiore coordinamento tra le forze di polizia coinvolte. Lo ha affermato Roberto Pennisi della Procura Nazionale Antimafia a margine della presentazione del rapporto 'Rifiuti Spa' di Legambiente. «Su questo argomento parlano i fatti - ha affermato - piano piano con l'impegno di tutti si e' iniziato ad utilizzare bene la legge, che si è dimostrata efficace contro il crimine. Ora serve rendere più efficace l'attività sul campo, con un maggior coordinamento delle forze di polizia. In questo senso è ottimo il trasferimento delle competenze alla Dda, che ha già una mentalità da 'network'. Sono 39 i clan mafiosi censiti finora dalle inchieste sui rifiuti, spiega il rapporto, che non seguono però più solo le rotte classiche 'nord- sud' ma sono distribuiti su tutto il territorio. Secondo Legambiente per contrastare i traffici occorre anche inserire i reati di inquinamento ambientale e reato ambientale nel codice penale: »Confidiamo nel Governo perchè affinchè si attivi per l'introduzione dei reati ambientali nel codice penale - ha affermato il presidente dell'associazione Vittorio Cogliati Dezza - una riforma di civiltà che oltre ad assicurare maggiore protezione agli ecosistemi contribuirebbe a tutelare l'economia sana del paese. Le aziende cacciate dal mercato da pratiche scorrette sono le prime vittime della 'Rifiuti Spa'.
ANSA