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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in sede di rinvio della Corte Suprema di Cassazione, ha annullato tutti e dieci i capi d'accusa contro Pasquale Forastefano, ritenuto il capo dell'omonima cosca di 'Ndrangheta dedita al narcotraffico e al traffico d'armi su scala mondiale (hashish, eroina e cocaina dal Sud America e dall'Europa centro-balcanica). Il suo nome spicca tra quelli dei 25 arrestati nell'ambito della maxi-inchiesta antidroga su scala internazionale e intercontinentale denominata "Gentlemen 2", scattata all'alba dello scorso 5 giugno in esecuzione di un'ordinanza applicativa di misure cautelari in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, su richiesta della Procura distrettuale antimafia. Secondo l'accusa, Forastefano, detto "l'animale", sarebbe stato a capo di un'associazione attiva nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e delle armi in ambito internazionale (Spagna e Serbia) e intercontinentale (Sud America). In particolare, a Forastefano era stato contestato di aver diretto l'associazione insieme a Nicola Abbruzzese.


Le indagini su piattaforme criptate

Tramite una rogatoria internazionale le Autorità giudiziarie francesi, olandesi e belghe, coordinate da Europol ed Eurojust, avevano hackerato un server della società americana Sky-Ecc, mediante la quale soggetti di tutto il mondo avrebbero scambiato messaggi al riparo dalle intercettazioni delle forze dell'ordine. Secondo l'accusa, tra gli utilizzatori di un criptofonino Sky-Ecc vi sarebbe stato anche Pasquale Forastefano, il quale avrebbe utilizzato l'avveniristico apparecchio rivelando modalità di approvvigionamento, di trasporto, costi e quantitativi dello stupefacente e delle armi importate. Contro l'accusa di direzione dell'associazione e di altri otto capi d'accusa riguardanti le importazioni di droga ed armi da tutto il mondo, Pasquale Forastefano aveva proposto ricorso al Tribunale del riesame, il quale lo scorso 3 luglio aveva confermato l'ordine di custodia in carcere. Anche tale decisione è stata impugnata da Forastefano davanti alla Corte Suprema di Cassazione, la quale ha accolto integralmente il ricorso presentato dagli avvocati Pasquale Di Iacovo del Foro di Castrovillari e Cesare Badolato del Foro di Cosenza e di conseguenza ha annullato con rinvio per nuovo esame tutti e dieci i capi d'accusa contestati all'indagato. In particolare, i cassazionisti Di Iacovo e Badolato avevano esposto nel ricorso molteplici incongruenze della motivazione con la quale erano stati ritenuti non fondati i rilievi che la difesa aveva mosso in relazione alla capacità dimostrativa - delle intercettazioni telefoniche ed ambientali - di rappresentare con certezza l'utilizzo del criptofonino Sky-Ecc da parte di Forastefano. Forastefano era già stato sottoposto nel mese di ottobre dello scorso anno 2022 al regime duro del 41-bis nell'ambito di un altro maxiprocesso denominato operazione "Kossa". Per quanto riguarda la maxi-inchiesta "Gentlemen 2", in conseguenza dell'annullamento con rinvio da parte della Cassazione, nei confronti dell'indagato si è celebrato martedì scorso un nuovo giudizio davanti al Tribunale del riesame di Catanzaro, il quale - tenuto conto delle indicazioni che gli sono state fornite dai giudici romani - hanno accolto il ricorso degli avvocati Di Iacovo e Badolato, disponendo l'immediata liberazione di Forastefano dal carcere di Parma, in cui lo stesso si trova detenuto al carcere duro del 41-bis.

Fonte: Agi 


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