Leggeremo le trascrizioni, ma i tre funzionari di polizia giudiziaria ieri a Palermo, al processo trattativa Stato mafia, se mai ce ne fosse stato bisogno, hanno dato forza alle testimonianze di Brusca nel processo di Firenze per le stragi del 1993.
La trattativa c’è stata a suon di “papello”, il documento stilato dalla mafia con le sue richieste dopo che Riina usò l’espressione: “fermatevi non uccidete più nessuno, si sono fatti sotto”.
Dovevano uccidere sette ministri, cambieranno poi tecnica dando forza alla trattativa Stato Mafia in corso uccidendo i nostri figli, perché chi doveva capire capisse che non scherzavano e il 41 bis andava annullato, oltre naturalmente tanto altro ancora voluto da “ALTRI” insieme alla mafia, come quella situazione che oggi si vive nel Paese intrisa di collusioni mafiose con la politica.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili