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mangano-vittorio-25 novembre 2014
L’amico degli amici, già vicino alle figlie di Vittorio Mangano (in foto), nonché indagato (e poi prosciolto) per aver favorito la latitanza di Enrico Di Grusa, il genero dell’ex fattore di Arcore. Natale Sartori, messinese, classe ‘58, per 20 anni ha navigato a vista. Nel 2010 il Ros di Milano lo fotografa assieme a Paolo Martino, manager della ‘ndrangheta condannato in secondo grado. Da ieri Sartori si trova nel carcere milanese di San Vittore accusato di associazione a delinquere, false dichiarazioni di redditi per 31 milioni ed emissione di false fatture per 92 milioni. Cinque persone ai domiciliari. L’indagine, coordinata dal colonnello Gabriele Procucci del nucleo di polizia valutaria della Gdf e dal pm Carlo Nocerino, vede 21 indagati. Tra questi un funzionario di Bpm accusato di riciclaggio. L’inchiesta nasce da una segnalazione di Bankitalia su operazioni sospette. Segnalazione a sua volta ricevuta da vari istituti, tra cui Bpm, che non è riuscita a controllare il suo dipendente.

Tratto da: Il Fatto Quotidiano del 5 novembre 2014

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