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giustizia ia balsamo

Il sostituto procuratore generale della Cassazione sentito in commissione giustizia

Vi è il rischio che l'intelligenza artificiale, applicata al campo della giustizia, possa cambiare "completamente la percezione della funzione del giudice, del ruolo dell'avvocato rispetto al giudice e che c'è il grosso rischio di una prigionia del passato" in quanto le 'decisioni' dell'IA verranno prese sulla base di esperienze passate.

È questa la considerazione del sostituto procuratore generale della Cassazione Antonio Balsamo durante la sua audizione in commissione giustizia al Senato.

L'intelligenza artificiale non segue gli stessi percorsi logici che sono tipici "del ragionamento umano" ma 'costruisce' i suoi 'ragionamenti' "su basi essenzialmente quantitative, in cui non sempre al ricorrere all'identificazione di un lemma corrisponde la comprensione del suo significato profondo".

Balsamo si è detto diffidente "verso l'intelligenza artificiale. Sarei personalmente terrorizzato dall'idea che qualcuno pensi di utilizzare chat GPT per la redazione di motivazioni di provvedimenti giurisdizionali e tanto più nel settore penale dove la conoscenza dell'uomo, guardare in faccia il teste, l'imputato è assolutamente indispensabile".

Per questo l'utilizzo delle moderne tecnologie potrebbe trovare impiego in altre sfere.

Per esempio per quanto concerne "le funzioni amministrative accessorie", come il "riprogrammare le udienze" e il calcolo "dei termini di prescrizione di tutti i fascicoli".

Tutti compiti che in nessun Paese europeo vengono svolti da magistrati ma dagli addetti all'amministrazione dei tribunali.

"Lo stesso vale per tutta una serie di altre attività di computo - ha detto - ad esempio di termini massimi, delle misure di prevenzione patrimoniali o comunque delle misure cautelari irreali, delle misure cautelari personali, ovviamente sempre sotto il controllo del magistrato per qualunque dubbio possa sorgere. Ma tutta questa attività, che è estremamente dispendiosa in termini di tempo, non è propriamente giurisdizionale. È giurisdizionale il provvedimento che ne consegue, ma non certo il calcolo del termine di prescrizione".

Per il magistrato è possibile realizzare un sistema informatico che "realizzi un'interazione tra il calcolo dei termini di prescrizione e la programmazione delle udienze" riuscendo a riequilibrare i "carichi di lavoro".

In conclusione Balsamo ha detto che "l'uso dell'intelligenza artificiale può assumere una rilevanza assolutamente inedita" dal quale "è possibile progettare forme organizzative nuove".

Per rivedere l'intervento: webtv.senato.it

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