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"In questo parco bellissimo, oggi, sono un po' a disagio. E' possibile che venga intitolato un luogo a Marcello Dell'Utri? Mi sembra un controsenso che questa Agrigento, così bella, alle volte diventi così brutta e faccia finta di dimenticare. So che Dell'Utri ha qui contatti, amicizie e frequentazioni. Dell'Utri ha saldato, ad oggi, i suoi conti con la giustizia e nessuno glielo impedisce. Dedicare un luogo importante, un luogo di cultura, a Marcello Dell'Utri forse, oggi, è non rispettare la memoria di questa terra che tanto ha dato in termini di sangue, dolore, alla storia dell'Italia e che ha fatto dei passi in avanti importanti". Lo ha detto il procuratore capo reggente, Salvatore Vella, ieri sera, poco prima che iniziasse nel teatro del Parco archeologico Valle dei Templi, la rappresentazione dello spettacolo "L'ultima estate. Falcone e Borsellino trent'anni dopo" di Claudio Fava, per la regia di Chiara Callegari, con Simone Luglio nei panni di Giovanni Falcone e Giovanni Santangelo in quelli di Paolo Borsellino. Il capo dei Pm ha poi aggiunto ancora: "E' cambiato tanto in questi 30 anni, ma dobbiamo continuare a coltivare la memoria di quello che eravamo, del perché siamo qui. E siamo qui grazie al sangue che hanno versato in questa terra poliziotti, magistrati, giornalisti, preti. E non dobbiamo dimenticarcelo perché le cose brutte possono tornare".

Foto © Imagoeconomica

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