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camilluccia omicidiodi Valentina Ersilia Matrascìa
Si dovrà attendere il 17 febbraio per la decisione sull'omicidio di Silvio Fanella, broker considerato l'ex cassiere di Gennaro Mokbel, ucciso a luglio 2014 nella sua abitazione di Roma alla Camilluccia durante un tentativo di rapimento messo in atto da finti finanzieri che, secondo gli inquirenti, miravano al ricco tesoro della maxitruffa a Fastweb e Telecom Sparkle successivamente parzialmente ritrovato in una villa di Fanella in provincia di Frosinone. Alla sbarra del processo celebrato con rito abbreviato, Giovanni Battista Ceniti. Per lui, il pm ha chiesto la condanna a 20 anni di reclusione per omicidio e tentato sequestro di persona (14 anni per omicidio e 6 anni per tentato sequestro).

Tra le motivazioni alla base dello slittamento, la richiesta, successiva alla camera di consiglio, del Gup di Roma Simonetta D'Alessandro al Pm di depositare entro tre giorni alcuni documenti (richiesta del Pm di applicazione della misura cautelare; ordinanza applicativa delle misure nel processo “Mafia Capitale”; ordinanza applicativa delle custodie cautelari e la sentenza di primo grado del processo “Fastweb”; ordinanza dispositiva della custodia cautelare nel processo ai complici di Ceniti) relativi ai processi "Mafia Capitale" e "Fastweb" e del giudizio nel quale, sempre in merito all'uccisione di Fanella, sono imputate altre tre persone davanti alla prima Corte d'assise.  

Documenti legati a processi che segnano la vita stessa della vittima. Fanella, condannato nel processo per la maxitruffa di Fastweb-Telecom Italia Sparkle, era strettamente legato a Gennaro Mokbel, il cui nome ricorre spesso nelle intercettazioni dell'inchiesta sul cosiddetto Mondo di Mezzo. Per il delitto Fanella sono attualmente in corso due procedimenti penali. Un terzo si è concluso con la condanna, con rito abbreviato, di Egidio Giuliani e Giuseppe La Rosa, a vent'anni di carcere e al pagamento di una provvisionale di centomila euro da versare alla famiglia della vittima.

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