Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il figlio: "Momento importante e storico"

"Oggi abbiamo battuto un sistema che voleva che di Pompeo Panaro se ne perdesse finanche il ricordo". Sono parole dure quelle di Paolo Panaro, figlio di Pompeo, l'imprenditore ed ex amministratore di Paola, ucciso dalla 'Ndrangheta 41 anni fa. Ma nella durezza c'è anche tanta emozione per una giornata che è in qualche modo storica. La città di Paola infatti finalmente si espone in prima persona dedicando una piazza in memoria del padre.
Quella targa, posta lo scorso 15 settembre, rompe il silenzio su una morte che ancora oggi non ha una completa giustizia.
Tra i relatori anche il vicepresidente del centro studi Pompeo Panaro ed il sindaco di Paola, Giovanni Politano. Presente anche Don Bruno di Domenico che ha “Battezzato” le opere donate dall’artista Paolo Gravina.


pompeo panaro piazza paola

"E' un percorso che ho iniziato 13 anni fa per tirare fuori mio padre da un buco nero in cui non è caduto da solo, ma è stato scaraventato dentro, da una molteplicità di fattori nessuno dei quali accettabili - ha commentato Paolo Panaro - Se la mafia rappresenta il lato oscuro della società, è quasi ovvio aspettarsi quello che è accaduto per un uomo che decide di opporvisi in tutte le sue forme, sia come amministratore che cittadino. Ma se subentrano altre logiche, perverse ma che fanno parte di un potere costituito non diventa più tollerabile. Un uomo che non ha una tomba non per motivi legati alla mafia, ma per motivi assurdi, 'familiari'. Per questo dico che abbiamo battuto un sistema".


panaro paolo targa paola


Particolarmente sentito anche il ricordo del capo gruppo consiliare di maggioranza Marco Minervino, che tanto si è adoperato per l’intitolazione. “Da questa sera – ha detto – a Paola rivive la memoria di Pompeo Panaro. Consegniamo alla città questo fazzoletto di territorio alla memoria civile di Pompeo Panaro, un paolano che ha ricoperto cariche istituzionali in seno a questa città oltre che un lungimirante imprenditore e soprattutto amico e vicino alle persone deboli e bisognose. Non siamo qui per dare giudizi nel merito sia di natura politica come anche di quella giudiziaria, legati al ritardo e alla miopia che hanno caratterizzato questi 40 anni verso un riconoscimento al valore della legalità e della distanza da prendere rispetto alla permeabilità del fenomeno mafioso nel tessuto sociale, aspetti denunciati e filo conduttore dell'azione di Pompeo Panaro che ha pagato con la vita il voler essere giusto e libero per una città giusta e libera”.

ARTICOLI CORRELATI

''Contro negligenze, errori e depistaggi. Sulla morte di Pompeo Panaro basta silenzi''
A TU PER TU con... Paolo PANARO - Video
    

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos