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I Carabinieri hanno sequestrato beni per 1 milione di euro riconducibili a Giovanni Niosi, accusato di appartenere alla famiglia mafiosa di Resuttana di Palermo. Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale del capoluogo siciliano. Niosi è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Palermo nel novembre del 2017 nell'ambito dell'operazione denominata "Talea", con l'accusa di avere fatto parte dell'associazione mafiosa Cosa nostra e, in particolare del mandamento di Resuttana a far data dal 2014, nonché per il reato di estorsione aggravata. Per tali reati è stato condannato, con condanna divenuta irrevocabile nel novembre del 2022, a 10 anni di reclusione ed in atto è detenuto. Già in passato, più precisamente nel 2006, aveva riportato una condanna a 5 anni di reclusione perché indiziato di appartenere alla "famiglia mafiosa di Resuttana", divenuta irrevocabile nel luglio del 2010. Il provvedimento di sequestro riguarda l'intero capitale sociale e complesso dei beni aziendali di un'autocarrozzeria; una quota pari a 1.250 euro del capitale sociale di una società e 11 rapporti bancari.

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