di AMDuemila - 24 aprile 2012
Si e' concluso con sei condanne e due assoluzioni a Palermo il processo "Carthago", contro la mafia di Partinico, Borgetto e di una vasta area della provincia di Palermo che arriva fino alle porte del capoluogo, al paese di Altofonte, del capomafia Domenico Raccuglia, condannato a 20 anni di carcere. La sentenza è stata emessa dalla quarta sezione del tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, la quale ha accolto quasi del tutto le richieste del pm Francesco Del Bene.
Nel complesso le pene ammontano a 72 anni, per reati che vanno dall'associazione mafiosa all'estorsione, dalle minacce ai danneggiamenti. Oltre a Raccuglia sono stati condannati a 14 anni Salvatore Corrao e Francesco Nania (che però ha fruito della continuazione con una precedente sentenza). Dieci anni li ha avuti Santo Musso, 9 Giuseppe Giambrone e 5 Pietro Brugnano.
Gli assolti sono stati Antonino Nania e Alessandro Salto.
Tuttavia i giudici che hanno ordinato la scarcerazione di Francesco Nania, e di Giuseppe Giambrone. Il processo ai due nasceva da una riunificazione di due procedimenti, uno dei quali su annullamento con rinvio della Cassazione. I due sono stati condannati per mafia per episodi fino al 2004: per questo procedimento erano stati scarcerati per scadenza dei termini di custodia cautelare. Per il presunto reato commesso nel periodo successivo i due sono stati assolti dalle accuse, ma si trovavano in carcere, e quindi ne è stata ordinata la scercerazione.
Il processo nasce dall'operazione antimafia denominata Carthago che decapitò le cosche del palermitano nel 2010. Un altro troncone del giudizio si e' svolto con le forme del rito abbreviato, scelto da 9 imputati.