Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Speranza che anche dopo molti decenni sia sempre fatta giustizia
Roma. "Le Istituzioni hanno il dovere morale e politico di essere al vostro fianco e di agire senza reticenza alcuna. Devono farlo come atto di rispetto per chi ha sofferto e soffre per il vuoto lasciato dalle vittime; devono farlo per inverare la promessa di consegnare intatta ai nostri figli e nipoti la speranza che, anche dopo molti decenni, sia sempre fatta giustizia". E' quanto scrive il presidente del Senato Pietro Grasso a Daria Bonfietti presidente della associazione parenti delle vittime della strage di Ustica.
"È con sentimenti di profonda vicinanza umana e istituzionale che le scrivo nel trentaseiesimo anniversario della strage di Ustica", esordisce Grasso nella lettera a Bonfietti. "Il 27 giugno richiama alla memoria collettiva del nostro Paese una sofferenza mai sopita. Allo stesso tempo questa ricorrenza ci impone di riflettere sulla nostra capacità di affrontare un passato doloroso e oscuro del quale non abbiamo purtroppo piena contezza. Il 1980 fu un anno difficilissimo per l'Italia: in quei mesi assistemmo a eventi sanguinosi e drammatici come Ustica e la strage di Bologna che accesero timori inconfessabili nelle coscienze della nazione. Ci scoprimmo fragili, incapaci di opporci ad una escalation di violenza i cui esiti erano incerti. Superammo quella terribile stagione perché le forze migliori del nostro Paese seppero unirsi nel comune obiettivo di difendere la democrazia che avevamo faticosamente conquistato con la Resistenza. Non per questo, però, possiamo considerarci soddisfatti. Il dramma del volo DC-9 e dei suoi passeggeri non coinvolse solamente le vostre ottantuno famiglie. Quella notte - prosegue - vi furono preclusi per sempre sogni, speranze, progetti che avreste avuto il diritto di perseguire; a tutti i cittadini italiani fu negata la possibilità di comprendere appieno la propria storia. Non possiamo, non dobbiamo cedere all'umana tentazione di abbandonarci allo sconforto. A distanza di molti, troppi anni, abbiamo acquisito alcune certezze processuali e storiche su quanto accadde ma ancora non siamo in grado di rispondere a tutte le domande che attendono risposta. Avete a lungo combattuto da soli, affrontando con coraggio chi ha ostacolato in tutti i modi il lungo e faticoso cammino della verità. E' nel passato - scrive ancora Grasso - che si celano le ragioni del presente e le fondamenta del futuro: per questo le Istituzioni hanno il dovere morale e politico di essere al vostro fianco e di agire senza reticenza alcuna. Devono farlo come atto di rispetto per chi ha sofferto e soffre per il vuoto lasciato dalle vittime; devono farlo per inverare la promessa di consegnare intatta ai nostri figli e nipoti la speranza che, anche dopo molti decenni, sia sempre fatta giustizia. Colgo l'occasione per ringraziare lei e tutti i membri dell'Associazione per il vostro instancabile e caparbio impegno: i segni della sofferenza umana che provate trovano ragione nello straordinario servizio che da molti anni offrite all'intera comunità nazionale”.

ANSA

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos