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Confermata aggravante di aver favorito famiglia di Pietraperzia
Milano. Rimane in carcere Liborio Pace, una delle 11 persone arrestate lo scorso 6 luglio nell'ambito dell'inchiesta della dda di Milano su presunte infiltrazioni mafiose nei lavori di Fiera Milano, tra cui quelli relativi ad alcuni padiglioni di Expo. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Milano che ha respinto la richiesta di revoca della misura di custodia cautelare in carcere per Pace. I giudici hanno altresì rigettato l'istanza di libertà per Calogero Nastasi, posto agli arresti domiciliari, e padre di Giuseppe Nastasi l'imprenditore, amministratore di fatto di numerose società attive nel settore degli allestimenti fieristici, tra cui il consorzio Dominus che ha intrattenuto, secondo le indagini, considerevoli rapporti economico-commerciali con Nolostand la controllata di Fiera Milano spa. Il riesame, che depositerà le motivazioni tra qualche settimana, ha così confermato l'aggravante di aver agito al fine di favorire l'associazione mafiosa di Pietraperzia (CL) a cui, stando agli accertamenti, Pace, braccio destro e socio di Nastasi, era legato e dove sarebbero finiti parte dei soldi riciclati e nella disponibilità degli indagati. Oggi sempre davanti al Riesame è stato discusso il ricorso dell'avvocato di Caltanisetta Danilo Tipo, anche lui finito in cella.

ANSA

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