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Rischio escalation tra Israele, Iran e Libano. Gli USA mettono in guardia: “Se qualche Paese sta cercando di ampliare questo conflitto il nostro consiglio è: non farlo"

Continua la mattanza di Palestinesi nella Striscia di Gaza. Il numero dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele è salito a 4.65,. ha fatto sapere, citato dai media, il ministero della Sanità locale secondo cui i feriti sono ora 14.245. Da Gaza arriva anche l’allarme per 120 neonati nelle incubatrici la cui vita è a rischio negli ospedali dell’enclave assediata a causa dell’esaurimento del carburante. A lanciare l’allarme l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Secondo il ministero della Sanità del territorio palestinese, più di 1.750 minori sono già stati uccisi negli attacchi israeliani lanciati contro la Striscia di Gaza in rappresaglia ai raid di Hamas del 7 ottobre. I raid nella Striscia sono continui. Secondo quanto riferito da Hamas sono almeno 55 le persone rimaste uccise nei bombardamenti israeliani di questa notte nella Striscia di Gaza. “Più di 55 martiri”, si legge in un comunicato dell’ufficio stampa del governo. Si afferma inoltre che più di 30 edifici sono stati distrutti nelle ore successive all’annuncio di un portavoce militare israeliano che i raid sarebbero aumentati.
Si calcola, inoltre, che almeno il 42% (164.756) di tutte le unità abitative nella Striscia sono state distrutte o danneggiate dall’inizio delle ostilità. Lo ha fatto sapere il ministero dell’Edilizia Abitativa di Gaza, citato dall’Ufficio dell’Onu per gli affari umanitari secondo cui si stima che gli sfollati nell’enclave palestinese siano 1.400.000 con 566.000 di questi rifugiati in 148 strutture di emergenza designate dall’Unrwa, l’agenzia dei profughi. 

“Rischio escalation nella guerra in Medio Oriente”
Nel frattempo aumenta il rischio di escalation nel Vicino Oriente. Il segretario di stato americano Antony Blinken ha avvertito che Washington vede il rischio di un’escalation nella guerra in corso in Medio Oriente per via dell’Iran e dei suoi alleati nella regione. “Israele non può tornare allo status quo ma non ha intenzione di governare Gaza”, ha detto ancora Blinken in un’intervista con Nbc news
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, ha detto che gli Stati Uniti intraprenderanno “azioni appropriate” in risposta a qualsiasi escalation in Medio Oriente. “Se qualche gruppo o Paese sta cercando di ampliare questo conflitto e trarre vantaggio il nostro consiglio è: non farlo”, ha dichiarato ad Abc News, poche ore dopo che il Pentagono ha annunciato che avrebbe aumentato la sua presenza militare nella regione. “Abbiamo il diritto di difenderci e non esiteremo a intraprendere azioni appropriate”, ha aggiunto Austin. 
Parole di fuoco anche da Benjamin Netanyahu che ha minacciato oggi “conseguenze distruttive per gli Hezbollah e per il Libano” se quella milizia filo-iraniana decidesse di scatenare una guerra piena contro Israele. “Ancora non sappiamo se gli Hezbollah siano intenzionati ad andare ad un conflitto totale - ha detto il premier, durante un sopralluogo al confine nord. - Se lo facessero, proverebbero poi nostalgia per la guerra del 2006. Sarebbe per loro un errore fatale. Noi li colpiremmo allora con una potenza che nemmeno si immaginano, con conseguenze distruttive per loro e per lo Stato del Libano”.
Il piano dell’Iran è di attaccare Israele su tutti fronti. Se realizziamo che vogliono attaccare Israele, non solo su tutti i nostri fronti, noi attaccheremo la testa del serpente, l’Iran”, ha detto il ministro dell’economia di Israele Nir Barkat in una intervista al quotidiano inglese ‘Daily Mail’. Barkat - che si riferiva agli Hezbollah libanesi, alleati di Teheran - ha anche minacciato che se questi apriranno un fonte al nord, Israele “li cancellerà dalla faccia della terra”.
L’Iran, quindi, ha messo in guardia Israele e gli Usa sul rischio che la situazione mediorientale possa diventare “incontrollabile”. 

Bombardata moschea a Jenin
La moschea al-Ansar di Jenin, in Cisgiordania, è stata bombardata oggi dalle forze israeliane. 
Israele sostiene di aver colpito un cellula armata che, secondo la radio militare, stava preparando un attentato. Il bilancio dei palestinesi uccisi è di due morti. Una terza è stata colpita dall’esercito durante disordini verificatisi nella vicina località di Kabatya. Due altri palestinesi sono stati colpiti a morte nel corso di incidenti avvenuti a Tubas e a Nablus, secondo fonti mediche citate sempre dall’agenzia.
L’esercito israeliano, inoltre, ha fatto sapere di aver ucciso Muhamad Qatmash, il vice capo dell’artiglieria di Hamas a Gaza, “responsabile per le operazioni nella Brigata Centrale”. Secondo il portavoce militare, “ha avuto un ruolo significativo nella programmazione e nella esecuzione del fuoco verso Israele”. L’esercito ha poi aggiunto che sta continuando a colpire obiettivi di Hamas da questa mattina. 

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