Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

L’ex diplomatica fa un appello a Zelensky: “Pensi al suo popolo e scelga la mediazione e la neutralità. Sfugga all’abbraccio mortale di BlackRock che ha il volto di Biden”

“È preoccupante che le competenze dell’intelligence siano, volutamente o meno, incapaci di una visione strategica fondata sulla conoscenza reale degli scacchieri internazionali nei quali si opera”. A scriverlo, in un articolo su Il Fatto Quotidiano, è Elena Basile commentando la relazione dell’intelligence italiana al Parlamento illustrata dalla direttrice del Dis Elisabetta Belloni e dal sottosegretario Alfredo Mantovano. Una relazione che considera “un riepilogo di luoghi comuni della propaganda Nato senza alcun approfondimento o dato di rilievo”. Basile ritiene che “l’intelligence occidentale abbia preso un abbaglio grande con la Russia, assecondando una politica di sanzioni economiche e una graduale discesa in guerra militare della Nato al fianco dell’Ucraina, nel presupposto che in pochi mesi Putin sarebbe caduto e gli occidentali avrebbero avuto a Mosca un governo più debole e malleabile per le loro mire espansionistiche”. Secondo l’ex ambasciatrice “bastava guardare ai dati economici per capire che dal 2000 al 2017 la Russia si era trasformata e aveva aumentato la sua forza economica e politico militare. Bastava, secondo Todd, guardare agli indici come le morti da alcolismo per comprendere il progresso reale della società russa”. Oppure “bastava essere consapevoli che la mortalità infantile in Russia è inferiore a quella statunitense o che la percentuale di ingegneri russi (proporzionalmente alla popolazione) è superiore a quella americana, per modulare la nostra strategia verso Mosca e non prendere una simile batosta in pieno viso”.
Secondo Elena Basile la relazione dell’intelligence di Mantovano-Belloni “attribuisce, senza naturalmente fornire alcuna prova, al distacco dalla Via della Seta cinese la possibilità per l’Italia di proteggere i propri interessi economici e strategici”. Ma di fatto - osserva - “con una politica poco dignitosa e incapace di seguire i veri interessi europei e italiani, stiamo obbedendo al diktat degli Usa, basato sui loro interessi concreti. Appoggiamo la visione patologica che ha portato alla disintermediazione tra capitale e politica. La globalizzazione termina e saranno gli interessi politici americani a indicare se possiamo collaborare con Mosca e Pechino anche se commerci e investimenti con gli emergenti e il Sud globale sono un’opportunità di sviluppo economico e di pace”.
Elena Basile critica ancora l’atteggiamento dell’intelligence che “ci dice che dobbiamo difenderci dalla disinformazione russa”. “Ci sarebbe da ridere se questa propaganda di guerra non fosse foriera dei mostri che si avvicinano. I turisti della storia ci stanno portando alla terza guerra mondiale mentre noi riempiamo ignari i ristoranti e consumiamo contenti, sicuri che il nostro benessere non possa finire grazie alle azioni scellerate di incompetenti al potere”.
Secondo l’ex diplomatica “l’intelligence non ha posizioni autonome, ma fa copia-e-incolla dei rapporti dell’intelligence Nato e Ue. Il Parlamento europeo che vota compatto che la Russia è uno “Stato terrorista”. Josep Borrell, l’alto rappresentante Ue per gli affari esteri che su Gaza sembra folgorato sulla via di Damasco, ha difeso la chiusura dei canali d’informazione russi in Europa e a chi gli chiedeva se la censura non fosse contraddittoria per le democrazie liberali non ha risposto nulla”. L’Europa, commenta Basile, “è ormai in preda al maccartismo. Bolla unilateralmente la disinformazione russa senza accorgersi che l’Ucraina, gli Usa e la Nato sono altrettante fonti di propaganda. Stiamo gradualmente abbandonando la democrazia liberale. I propositi terrificanti dell’intelligence di punire gli agenti di disinformazione e l’indecente passività della premier di fronte a Zelensky che parla di “troppi filoputiniani in Italia” ci fanno temere tempi cupi” Quindi l’ex ambasciatrice si rivolge al presidente ucraino Vlodymyr Zelensky.
“Caro Zelensky, l’Italia non è in guerra. La Costituzione ci protegge. Siamo una democrazia. In Ucraina lei ha abolito l’opposizione e manda in prigione i dissenzienti, come in Russia. A Roma possiamo ancora esprimere il nostro pensiero e giudicare liberamente le relazioni internazionali. Secondo molti in Italia, lei ha svenduto il suo Paese agli interessi angloamericani. Dovrebbe invece pensare al suo popolo, scegliere la mediazione, la neutralità, le riforme democratiche e avvicinarsi all’Europa senza confliggere con gli interessi del suo grande vicino”. Quindi l’appello al presidente: “Sfugga all’abbraccio mortale di BlackRock che ha il volto di Biden e delle altre marionette che portano il suo Paese e l’Europa alla distruzione’.
Dopo le fughe in avanti di Macron, che ha rivelato come il tabù no boots on the ground (niente stivali, cioè truppe sul terreno) stia venendo meno, è chiaro che se continueremo a votare per queste classi dirigenti andremo inesorabilmente verso la terza guerra mondiale. Dobbiamo scegliere: o noi e la certezza di sopravvivenza del genere umano, oppure loro e il rischio nucleare”.

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Di Battista-Basile: ''A Gaza come in Ucraina, l'Occidente è incapace di mediare’’

Pensati in un paese libero: quando il sistema mediatico fa fuori anche Zaki e Basile

Barbara Spinelli: ''La guerra in Ucraina finirà per estinzione delle forze ucraine’’

Luttwak, agente della CIA, annuncia la terza guerra mondiale

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos