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Il "processo" a Report tanto voluto dalla politica

"Non si rinvengono i presupposti giuridici per l'esercizio dei poteri ispettivi che la legge riserva al Ministro della giustizia".
Ha riposto così il ministro della giustizia Carlo Nordio al capo gruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri che, lo scorso 15 novembre, aveva chiesto al dicastero di "disporre dei propri poteri ispettivi" nei riguardi del giornalista Sigfrido Ranucci,'reo', secondo Gasparri, di aver detto in Commissione Vigilanza Rai lo scorso novembre che "ad oggi, dopo 38 anni di professione, ho la fedina penale ancora pulita nonostante abbia affrontato 176 tra querele e richieste di risarcimento danni, faccio gli scongiuri ma fino a oggi è andata bene".
Sulla base di questo Gasparri aveva chiesto al ministro di "verificare la sussistenza dei fatti riportati e, in caso affermativo, se intenda disporre dei propri poteri ispettivi per accertare le ragioni che avrebbero determinato tale stato di cose da cui discenderebbe, tra l’altro, un innegabile pregiudizio di immagine per l’ordine giudiziario"
Nordio, nella risposta, ha chiarito che "il mero dato numerico dei procedimenti" costituisce "un elemento di valutazione neutro, di per sé solo inidoneo a legittimare l'esercizio dei poteri ispettivi attribuiti a questo Dicastero".
Non solo: Nordio ha anche precisato che "dal mese di gennaio 2021 ad oggi risultano iscritti nel registro delle notizie di reato 21 procedimenti penali nei confronti del giornalista Sigfrido Ranucci, come emerge dalla nota estesa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma. Per la precisione di questi 6 sono attualmente pendenti in fase di indagini preliminari, 2 sono stati trasferiti per competenza ad altri Uffici, tutti gli altri sono stati definiti con provvedimento di archiviazione".
Il senatore di Forza Italia, partito consacrato al 'garantismo di parte', però ci ha preso gusto e ha presentato un'altra interrogazione. Di cosa si tratta questa volta?
Secondo Gasparri "le fonti di informazione del ministro", in merito al numero dei procedimenti pendenti a carico di Ranucci, "potrebbero essere state imprecise", per questo ha chiesto al guardasigilli di fare "ulteriori verifiche per chiarire se anche la definizione dei procedimenti possa aver determinato una parziale informazione da parte della Procura della Repubblica".
Nonostante i dati oggettivi, emerge con evidenza che Report risulta sgradito agli esponenti della maggioranza e alle istituzioni di potere in generale.
D'altronde il governo attuale e precedente, accompagnato sempre dalla folta schiera della cavalleria garantista, più volte ha cercato di approvare leggi liberticide: dalle proposte di carcere per i giornalisti alla Legge Cartabia, con la quale, dal 2025 si potrà applicare il meccanismo per cui gli imputati uscendo dal processo attraverso ‘l’improcedibilità’, si potranno anche rendere anonimi.
Il taglio all'informazione che si sta preparando in Italia non servirà, come ipocritamente affermano alcuni politicanti, per tutelare il principio della presunzione di innocenza. Ma al contrario renderà il popolo cieco davanti ai soprusi del potere.

Foto © Imagoeconomica

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